M5S: Bianchi, necessaria riforma servizio idrico integrato
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/RCM - "È paradossale che un
organismo di terzo livello qual è la Consulta d'ambito imponga
cosa fare o non fare a enti pubblici di livello costituzionale
quali sono i Comuni. Quelli di Cercivento, Forni Avoltri e
Ligosullo - tutti sotto i 1.000 abitanti - hanno scelto, infatti,
di gestire autonomamente il servizio idrico e di difendere questa
scelta anche ricorrendo in sede giudiziaria. La Consulta d'ambito
non può imporre a questi Comuni di consegnare alla società
Carniacque la gestione del servizio idrico".
La presa di posizione è della portavoce del MoVimento 5 Stelle in
Consiglio regionale Elena Bianchi, che ha depositato una
interrogazione per chiedere alla presidente Serracchiani,
titolare della delega ai problemi della montagna, di incontrare
gli amministratori e la popolazione dei citati Comuni.
La Serracchiani deve rendersi conto personalmente delle decisioni
che questi territori hanno preso in merito alla scelta del
modello di servizio idrico da adottare - aggiunge la Bianchi.
Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo vanno tutelati facendo
rispettare la deroga prevista dal decreto Sblocca Italia, grazie
alla quale si possono mantenere le gestioni del servizio idrico
in forma autonoma nei Comuni montani con popolazione inferiore a
1.000 abitanti.
È giunto il momento invece di avviare un serio processo di
riforma del servizio idrico integrato regionale, realizzando un
riassetto organico - conclude la consigliera del M5S - che ponga
rimedio alle criticità derivanti dalle peculiarità territoriali
delle zone montane.