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M5S: Bianchi, necessaria riforma servizio idrico integrato

23.12.2014
15:01
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/RCM - "È paradossale che un organismo di terzo livello qual è la Consulta d'ambito imponga cosa fare o non fare a enti pubblici di livello costituzionale quali sono i Comuni. Quelli di Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo - tutti sotto i 1.000 abitanti - hanno scelto, infatti, di gestire autonomamente il servizio idrico e di difendere questa scelta anche ricorrendo in sede giudiziaria. La Consulta d'ambito non può imporre a questi Comuni di consegnare alla società Carniacque la gestione del servizio idrico".

La presa di posizione è della portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena Bianchi, che ha depositato una interrogazione per chiedere alla presidente Serracchiani, titolare della delega ai problemi della montagna, di incontrare gli amministratori e la popolazione dei citati Comuni.

La Serracchiani deve rendersi conto personalmente delle decisioni che questi territori hanno preso in merito alla scelta del modello di servizio idrico da adottare - aggiunge la Bianchi. Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo vanno tutelati facendo rispettare la deroga prevista dal decreto Sblocca Italia, grazie alla quale si possono mantenere le gestioni del servizio idrico in forma autonoma nei Comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti.

È giunto il momento invece di avviare un serio processo di riforma del servizio idrico integrato regionale, realizzando un riassetto organico - conclude la consigliera del M5S - che ponga rimedio alle criticità derivanti dalle peculiarità territoriali delle zone montane.