FI:Ziberna,ex CIE Gradisca non sia nuovamente sede CIE nè del CARA
(ACON)Trieste, 29 dic - COM/MPB - Il vicepresidente del Gruppo
di Forza Italia Rodolfo Ziberna si chiede se la Regione intenda
destinare la ex sede CIE di Gradisca d'Isonzo nuovamente a sede
CIE oppure trasformarla nella più grande sede CARA d'Italia.
"Come noto - sottoliena Ziberna - la sede del CIE di Gradisca
d'Isonzo era stata chiusa a causa dei danni patiti dalle
strutture dopo gli atti di grave violenza e vandalismo procurati
dagli ospiti, tanto che la struttura è stata ed è tuttora oggetto
dei conseguenti interventi di ristrutturazione per circa un
milione di euro relativi al primo stralcio dell'intervento.
"Il ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva recentemente
dichiarato che il CIE di Gradisca d'Isonzo non sarebbe stato
riaperto se dal territorio fosse stata confermata la contrarietà
a tale struttura.
"A queste rassicurazioni non sono seguiti però atti
amministrativi coerenti, pertanto a oggi la struttura potrebbe
essere ancora utilizzata come sede di CIE, come è stato
comunicato anche dalla Prefettura di Gorizia.
"La Presidente della Regione, inoltre, ha recentemente chiesto al
Governo nazionale che la struttura del CIE possa essere
utilizzata come Centro di accoglienza per richiedenti asilo
(CARA).
"La Venezia Giulia, in particolare il territorio isontino e i
comuni di Gradisca d'Isonzo e Gorizia, - fa notare Ziberna - è
già stata saturata in termini di possibilità ricettiva di
extracomunitari. La città di Gorizia con circa 200
extracomunitari ha già superato Gradisca d'Isonzo e insieme
ospitano un terzo degli extracomunitari che sono presenti in
tutta la regione che è stata solo marginalmente lambito dalla
loro presenza. Come se ciò non bastasse il ministero degli
interni ha addirittura pianificato uno smantellamento della
presenza della Polizia di Stato nel territorio isontino, anziché
rafforzarne la presenza, come era stato invece formalmente
promesso prima dell'insediamento del CIE.
"Per questa ragione, insieme ai consiglieri regionali Riccardi e
Novelli, ho presentato in sede di esame della legge finanziaria
2015 un ordine del giorno con cui impegnare la Giunta regionale a
non destinare la struttura ex sede CIE né a sede del CIE né a
sede del Cara, per evitare un eccesso di presenza di
extracomunitari in un tessuto sociale che oggettivamente non può
permetterselo; a indennizzare il Comune di Gradisca d'Isonzo per
gli oneri di cui deve farsi carico al fine di agevolare la
permanenza degli extracomunitari; a rafforzare la presenza della
Polizia anche sul territorio isontino.
"La Giunta regionale, però, si è opposta ad accogliere la prima
richiesta, cioè a chiedere al Governo nazionale di non destinare
la ex struttura né a sede CIE né a sede Cara.
"E' ora - conclude Ziberna - che questa Giunta cominci ad
assumersi le proprie responsabilità nella gestione assente della
accoglienza, succube del governo romano, che ha individuato
Gorizia e l'Isontino come luogo di raccolta dei richiedenti
asilo".