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SEL: Lauri,delibera coerente con la riforma, gradualità fondamentale

29.12.2014
17:09
(ACON)Trieste, 29 dic - COM/MPB - "La delibera è coerente con lo spirito della riforma che abbiamo sostenuto in aula con convinzione, e definisce un obiettivo numerico a cui tendere una volta che essa sarà pienamente attuata. Ora l'obiettivo finale va suddiviso in obiettivi parziali a cui tendere di anno in anno, ed è attraverso questi atti della Giunta che verrà declinato il principio della gradualità. Un principio fondamentale per garantire la continuità dei servizi esistenti e il loro miglioramento: l'obiettivo è spostare una parte importante dell'assistenza sanitaria dall'ospedale al territorio, ed è chiaro che si tratta di un lavoro da monitorare con attenzione e che ogni posto letto può essere tagliato solo se nel frattempo sul territorio è stata progettata, realizzata e sperimentata con buoni risultati una alternativa più valida".

Lo ha dichiarato Giulio Lauri, presidente del Gruppo consiliare Sinistra ecologia libertà, intervenendo oggi in III Commissione sulla delibera relativa agli standard dell'assistenza primaria ed ospedaliera approvate in via preliminare dalla Giunta e su cui la Commissione ha espresso il proprio parere.

"Questo atteggiamento va applicato in tutta la regione ed è utile in modo particolare per la sanità triestina - ha continuato Lauri - per la quale si prevede il taglio del numero maggiore di posti letto e che va monitorata con una attenzione particolare. Perché, se è vero che Trieste presenta una sanità territoriale in parte già rodata, è vero anche che l'età media dei suoi cittadini suggerisce un atteggiamento di grande cautela e impone un monitoraggio attento di ogni singola azione".

Lauri ha apprezzato le modifiche già apportate dalla Giunta alle schede presentate in Commissione dopo le audizioni, chiedendo che in sede di approvazione definitiva vengano recepite anche le richieste formulate dall'IRCS Burlo Garofalo che può e deve continuare a essere una eccellenza della sanità di tutta la Regione e che deve poter continuare a svolgere una funzione di riferimento regionale anche per la ricerca e la cura delle malattie rare.