FI: Ziberna, no acquisti e pieno oltre confine per Enti pubbici
(ACON) Trieste, 8 gen - COM/AB - Alcuni mesi fa era emerso che
una Azienda sanitaria aveva diramato una circolare con cui
consigliava di effettuare i rifornimenti di carburanti ai propri
mezzi presso distributori sloveni, siti nelle immediate vicinanze
del confine, per esigenze di contenimento della spesa. Ciò era
già stato denunciato alla Giunta regionale da una mia
interrogazione consiliare. È di alcune settimane fa, invece, la
notizia che un Comune della provincia di Trieste aveva fatto
diversi acquisti per decine di migliaia di euro in Slovenia.
"L'acquisto di beni o servizi in territorio extra regionale -
evidenzia il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna - si traduce in un grave danno per la
Regione in quanto non consente al Friuli Venezia Giulia di
partecipare pro quota ai tributi perché le tasse non vengono
pagate nella nostra regione, i dipendenti (partecipazione Irpef
inesistente) non sono regionali, i relativi acquisti vengono
effettuati fuori regione (Iva non versta in Italia). Pertanto a
fronte di un eventuale, per giunta assai modesto, risparmio
all'atto di acquisto di beni e servizi all'estero si produce un
grave danno alla Regione, dalle cui risorse dipendono la sanità
regionale come gli enti locali".
"Rimanendo ovviamente libertà assoluta per il privato cittadino
di effettuare il pieno in qualsiasi distributore, italiano o
estero, o di fare acquisti oltre confine - precisa Ziberna - tale
principio non può essere esteso invece all'ente pubblico, ancor
più se beneficia di contributi da parte della Regione, come
Comuni, Province, Aziende sanitarie".
"Per questa ragione ero già intervenuto con interrogazioni
specifiche; in sede di esame del bilancio 2015 ho presentato,
insieme ai colleghi Novelli, Riccardi, De Anna e Marini un ordine
del giorno, accolto dalla Giunta regionale, che la impegna a
svolgere un monitoraggio per verificare quali enti di diritto
pubblico che ricevono contributi dalla Regione acquistano beni o
servizi oltre confine e la invita a intervenire con un atto di
indirizzo, un regolamento o, in subordine, con una
circolare/raccomandazione, affinché tutti gli Enti locali, le
Aziende sanitarie, le Aziende ospedaliere e ogni altro soggetto
pubblico che beneficia in misura significativa di risorse
regionali si avvalgano, nel rispetto delle norme nazionali ed
europee, di fornitori di beni e servizi presenti sul territorio
nazionale, preferibilmente regionale; un tanto proprio in virtù
del fatto che tali Enti e Aziende, con il venir meno delle
disponibilità finanziarie regionali, vedrebbero diminuito anche
il finanziamento a esse destinato".
"Non posso che esprimere apprezzamento per la decisione di
accogliere la nostra proposta - conclude Ziberna - con l'auspicio
che non si vedano più d'ora innanzi macchine con tanto di logo di
Comuni, Province e Aziende oltre confine a fare shopping
sottraendo risorse importanti alla nostra amministrazione
regionale."