FI: Riccardi, mozione sicurezza da rischi terrorismo islamico
(ACON) Trieste, 8 gen - COM/AB - Alla luce dei gravissimi fatti
accaduti a Parigi, il Gruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale ha presentato una mozione in cui si chiede alla
presidente Serracchiani di attivarsi affinché in Friuli Venezia
Giulia, regione di confine e soggetta a transito e accoglienza di
extracomunitari di non sempre di facile identificazione, siano
attuate tutte le misure di prevenzione e sicurezza finalizzate
all'individuazione di eventuali soggetti affilati alle
organizzazioni che fanno capo all'integralismo islamico.
"Non possiamo certo sentirci estranei a quello che sta accadendo
in Francia - ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Riccardo
Riccardi - e al fatto che anche l'Italia è a rischio, in quanto
stato democratico che difende la libertà di espressione, compresa
la satira, anche quando essa è provocatoria e dissacrante. In
questo senso il flusso e la permanenza nella nostra regione,
specialmente in questi ultimi mesi, di profughi provenienti in
parte proprio da quei focolai di guerra in cui l'integralismo
islamico ha fatto un significativo numero di proseliti, è un
fatto che non può essere trascurato e che deve rendere ancora più
meticolosi e severi i controlli".
"Allo stesso modo - chiede Riccardi alla presidente Serracchiani
- auspichiamo un cambio di marcia dell'Amministrazione regionale
nei confronti dell'approccio culturale nei confronti di chi viene
da altri Paesi e vive nel nostro territorio: un approccio che
deve essere quello del rispetto primariamente dei nostri valori e
della nostre leggi, senza cedimenti di sudditanza o di ingenuo
buonismo, che magari mettono in discussione i simboli della
nostra storia e della nostra tradizione. Lo stesso rispetto che
tanti nostri corregionali, emigrati all'estero in passato, hanno
dimostrato nei confronti dei Paesi che li hanno accolti e di cui
sono divenuti cittadini, vedendo poi riconosciuti i loro diritti.
Un atteggiamento che - conclude Riccardi - non mi pare venga
sempre replicato oggi da chi arriva e viene ospitato nella nostra
regione, generando in questo modo tensioni che rischiano di
minare la coesione sociale".