LN: Zilli, interrogazione su nuovi profughi a Venzone
(ACON) Trieste, 14 gen - COM/MPB - "Una telefonata. Poche,
laconiche parole per l'annuncio atteso da settimane: oggi,
mercoledì 14 gennaio, arrivano i profughi, una trentina, a
Venzone. Martedì sera una chiamata dalla Prefettura ha messo al
corrente il sindaco. Questa è l'Italia: il territorio è saturo,
cittadini e amministratori hanno espresso chiaramente la loro
netta contrarietà all'ipotesi di accogliere profughi, eppure la
decisione non è cambiata. I profughi dovevano arrivare a Venzone,
e così è stato. La democrazia è esautorata, ormai il vero rischio
è l'assuefazione".
Così Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord,
nell'annunciare una nuova interrogazione sul tema, sollevato lo
scorso 2 dicembre.
Spiega Zilli: "Assistiamo inermi al solito metodo fallimentare
adottato dalle istituzioni italiane in questi casi. Assente la
comunicazione preventiva tra Prefettura e territorio per
organizzare servizi e accoglienza. Inesistente disponibilità ad
ascoltare il territorio. Le istituzioni centrali decidono, e i
piccoli Comuni soccombono e subiscono. Singolare che, proprio
oggi, mentre si svolge un incontro tra l'assessore Torrenti e i
sindaci dell'Alto Friuli per affrontare il tema dell'emergenza
profughi (appuntamento sollecitato dai sindaci, tra i quali
proprio quello di Venzone e di Tarvisio), l'Italia riversi
proprio su Venzone una trentina di soggetti di origine dubbia.
Ribadisco che, purtroppo, molto spesso i sedicenti profughi o
migranti sono semplicemente clandestini".
Ancora Zilli: "L'incapacità di gestire l'emergenza profughi mette
impietosamente a nudo i limiti della Giunta Serracchiani. È
indegno che i sindaci siano trattati alla stregua di vassalli,
cui vengono impartiti ordini da eseguire".
Zilli chiude: "Prima il prefetto esorta i cittadini a ospitare in
casa propria i migranti. Poi Honsell ci intrattiene con le sue
omelie grondanti retorica, mentre a Pordenone una componente
della Giunta si genuflette davanti ai musulmani. Infine, leggiamo
che Terzo di Aquileia sta stretta all'Islam, che vuole una
Moschea a Cervignano, centro della Bassa friulana. Evito ogni
riferimento a Parigi: la realtà è sotto gli occhi di tutti. Solo
una constatazione: se ci ostiniamo a negare il problema ne
verremo travolti".