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V Comm: indicazioni su programma e priorità Commissione europea

15.01.2015
16:31
(ACON) Trieste, 15 gen - AB - L'esame del programma di lavoro annuale della Commissione europea consente al Consiglio regionale di individuare le iniziative dell'Unione europea di interesse per la Regione e di formulare indirizzi generali alla Giunta. Il programma contiene 23 iniziative, all'interno delle quali sono state individuate una decina di priorità, ciascuna finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di crescita, occupazione e investimenti.

Su queste si è espressa la V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vincenzo Martines (Pd) che, dopo l'analisi delle singole problematiche, ha posto l'accento su alcune considerate di particolare interesse per la Regione, approvando alla fine all'unanimità il documento di sintesi.

Come dato di partenza, l'assessore Gianni Torrenti ha precisato che i temi individuati e che riguardano le priorità (tra cui occupazione, mercato digitale, energia e cambiamenti climatici, giustizia e diritti, migrazione, OGM e agricoltura, sburocratizzazione, energia, cambiamenti climatici), sono coerenti con le azioni che la Giunta sta già portando avanti.

Tra le sottolineature da fare e da trasmettere all'Ue, Rodolfo Ziberna (FI) ha quindi individuato una politica fiscale più omogenea e una maggiore elasticità nei patti di stabilità; oltre a un impegno di chiarezza sulla questione OGM, Diego Moretti (Pd) ha auspicato un potenziamento dell'Agenzia europea per le frontiere (Frontex) per garantire maggior sicurezza alle frontiere europee, di quelle marittime in particolare; perplessità sono state avanzate da Elena Bianchi (M5S) sulle azioni per favorire la mobilità dei lavoratori e sugli accordi commerciali di libero scambio con gli USA; regolamentare in maniera diversa i costi che derivano dai minori stranieri è quanto ha chiesto Roberto Dipiazza (AR); un maggior impegno verso l'alleggerimento della burocrazia è, per Pietro Paviotti (Citt,) argomento su cui porre l'accento; l'armonizzazione fiscale, a detta di Giulio Lauri (SEL), non può essere slegata da quella delle retribuzioni e dei diritti dei lavoratori, tema molto complesso che potrebbe però essere affrontato intanto partendo dalla lotta al dumping salariale.

(immagini tv)