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II Comm: audizione Cifap e avvio esame ddl RilancimpresaFVG (1)

20.01.2015
13:33
(ACON) Trieste, 20 gen - MPB - All'attenzione della II Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessio Gratton (SEL), il disegno di legge n.77 "RilancimpresaFVG" di riforma delle politiche industriali, con la discussione generale alla presenza dell'assessore competente Sergio Bolzonello. Prima di dare seguito agli interventi dei consiglieri la Commissione ha ascoltato in audizione il presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale ed economico della zona pedemontana Alto Friuli (Cifap), e i sindaci dei comuni consorziati, che sono Gemona, Buja, Osoppo e Majano.

Un'audizione richiesta dal Consorzio, nella quale il presidente del Cifap, Luigino Bottoni, ha spiegato le ragioni di contrarietà alle ipotesi di sua fusione con altre realtà, nello specifico con il Consorzio industriale udinese (ZIU). Ragioni legate all'impostazione del Consorzio e alla sua situazione patrimoniale - ha precisato. Fortemente connesso agli abitati, con area industriale che insiste sull'area residenziale, il Cifap non ha problemi finanziari: i trasferimenti che riceviamo sono per le opere pubbliche, non si chiedono sussidi, il bilancio è positivo, possiamo autofinanziarci, e ciò non attraverso la vendita di terreni che il Consorzio non possiede, ma con l'erogazione di servizi, e in questo senso siamo all'avanguardia; inoltre, per rimanere in equilibrio abbiamo puntato sulla riduzione all'osso delle spese, rinunciando a un direttore e lavorando con tre dipendenti, di cui uno part-time. Diversa l'impostazione della ZIU e la preoccupazione dei soci è che la fusione su basi patrimoniali comporterebbe una forte svalutazione dei nostri territori, meno rese e più spese. Queste le motivazioni che, pur esprimendo un giudizio favorevole sulla legge e sulle aggregazioni di servizi, hanno spinto a chiedere il mantenimento del Cifap. Concetti ribaditi dal sindaco di Osoppo Paolo De Simon, anche a nome dei primi cittadini di Gemona Paolo Urbani, e di Buja Stefano Bergagna, con preoccupazione riguardo l'effetto finale del progetto di fusione.

Dopo lo sviluppo della discussione generale con gli interventi dei consiglieri Elio De Anna (FI), Enzo Marsilio (Pd), Alessandro Colautti (NCD), Luca Ciriani FdI/AN), Giuseppe Sibau (AR) ed Enio Agnola (Pd), l'assessore Bolzonello ha sottolineato come il testo si inserisce in un momento in cui si va a negoziare tutta la parte legata alla programmazione europea: abbiamo cercato di impostare una norma che dia segnali di innovazione verso la dimensione post crisi, aprendo al riordino di una serie di altre norme; nella consapevolezza che il sistema contributivo sconta problemi di tempistica e che occorre considerare la leva fiscale, è opportuno - ha detto l'assessore, recependo istanze contenute negli interventi dei consiglieri - intervenire da qui all'Aula sulla fiscalità di vantaggio e sugli investimenti; inoltre puntare a una manutenzione radicale della legge 50 del 1993 sulla montagna, e alla messa in rete dei parchi scientifici e della ricerca, argomento al centro di un ddl a cui sta lavorando l'assessore Loredana Panariti.

La Commissione ha quindi iniziato l'esame dell'articolato votando i primi articoli, con l'accoglimento di alcuni emendamenti, in buona parte tecnici e di dettaglio. Approvati a maggioranza gli articoli 1 (Oggetto e finalità), 2 (definizioni), e quelli del Titolo concernente le misure per attrarre investimenti: il 3 (Agenzia investimenti FVG), dove per iniziativa dei consiglieri M5S si aggiunge anche Finest SPA al lungo elenco indicato di soggetti con i quali la Regione attua le politiche a sostegno dell'attrattività del territorio; il 4 (portale del marketing territoriale) emendato dai pentastellati, il 5 (semplificazione delle procedure insediative), privo di modifiche, il 6 (contratti regionali di insediamento) modificato da un emendamento giuntale, il 7 (aree produttive ecologicamente attrezzate) dove il M5S ha inserito una puntualizzazione anche sulla riqualificazione.

Di seguito affrontato il Titolo riguardante lo sviluppo del sistema produttivo: senza modifiche gli articoli 8 (finalità), 9 (catalogo degli incentivi), 10 (rispetto della normativa comunitaria e norme di attuazione); emendato dalla Giunta l'art. 11 (coordinamento del sistema a favore delle imprese, con l'inserimento della Banca Mediocredito FVG fra gli enti a cui l'Amministrazione emana specifici indirizzi diretti a riordinare le modalità di intervento a sostegno dei programmi dellle imprese regionali. Inoltre, per favorire la promozione commerciale all'estero e il processo di internazionalizzazione delle imprese del settore manifatturiero e del terziario, la Regione, sempre con l'emendamento dell'Esecutivo, provvede - avvalendosi dello sportello regionale SPRINT - a coordinare le iniziative e le azioni di supporto che attuano le strategie di internazionalizzazione; una modifica dei Cinquestelle all'art.12 sulle tecnologie abilitanti stabilisce che il sostegno in tal senso avvenga anche in collaborazione con il coordinamento dei centri di ricerca, degli atenei e dei parchi scientifici e tecnologici(CER).

Accolti senza modifiche anche gli articoli 13 sui cluster, 14 sulle misure di sostegno per lo sviluppo delle imprese, e 15 sulle misure per il supporto manageriale delle PMI, la Commissione ha concluso i lavori della mattinata.

La votazione del ddl riprederà alle 14.30 dall'articolo 16 che riguarda la programmazione comunitaria 2014-2020 e che apre il Capo riguardante le misure per l'innovazione e la riconversione produttiva.

(immagini tv)

(segue)