Citt: Paviotti, pdl riduzione vitalizi prosegue tagli ai privilegi
(ACON) Trieste, 22 gen - COM/RCM - Depositata la proposta di
legge per la riduzione dell'assegno vitalizio degli ex
consiglieri regionali.
Il documento - sottolinea Pietro Paviotti, capogruppo dei
Cittadini - è la sintesi di un confronto tra tutte le forze
politiche presenti in Consiglio, a eccezione del MoVimento 5
Stelle. Va ricordato che uno dei primi provvedimenti presi
dall'attuale Consiglio regionale è stato l'abolizione totale del
vitalizio per i tutti i consiglieri, a partire già dalla
legislatura in corso. La nuova proposta, dunque, va a completare
quanto di buono abbiamo già fatto in questa legislatura rispetto
al tema dei privilegi legati alla politica.
I nodi da risolvere - fa presente il consigliere di maggioranza -
si riferivano al passato e la soluzione trovata ha dovuto tenere
in considerazione le reali possibilità che la nuova legge passi
il vaglio del Tribunale amministrativo a fronte dei già
annunciati ricorsi degli ex consiglieri.
Abbiamo giustamente optato - evidenzia Paviotti - per un
intervento efficace e realista, in parte andando anche oltre
quanto è stato proposto e attuato a livello nazionale. Siamo
intervenuti su entrambe le categorie di ex consiglieri regionali
ancora collegati al vitalizio, ovvero quelli che già lo
percepiscono e quelli che ne hanno maturato il diritto secondo la
vecchia normativa, ma che ancora non ricevono l'assegno per
questioni anagrafiche.
In sintesi, è stato previsto:
decurtazione, fino a giugno 2018, dei vitalizi in essere in una
forbice dal 6% al 15%, percentuali che vengono incrementate del
50% per coloro che percepiscono un doppio vitalizio in qualità di
ex parlamentari;
innalzamento del requisito anagrafico a 65 anni e la
penalizzazione del 2,5% annuo (quindi del 12,5 % totale) per chi,
avendo almeno dieci anni di contribuzione, anticiperà erogazione
del vitalizio a 60 anni, penalizzazione che varrà poi per sempre;
non cumulabilità di vitalizi con le indennità di presidente,
vicepresidente e amministratore delegato di un vasto elenco di
Enti partecipati dalla Regione;
eliminazione della reversibilità per i conviventi more uxorio;
abbassamento a 18 anni della reversibilità per i figli orfani;
Il nostro compito - chiosa Paviotti - era intervenire
tempestivamente e con il giusto equilibrio. Credo che la proposta
risponda a questi criteri e sia la conferma che, anche in questa
circostanza, le scelte e l'azione del Gruppo dei Cittadini non
siano state funzionali alla visibilità politica, ma rappresentino
il frutto di un lavoro serio e determinato a raggiungere un
concreto obiettivo.