News


CR: mozione infrastrutture e intermodalità (3)

27.01.2015
11:41
(ACON) Trieste, 27 gen - AB - Anche se la crisi economica e occupazionale ci impegna quotidianamente a cercare soluzioni, spesso impossibili, per le famiglie, le imprese e le attività economiche in difficoltà, non dobbiamo perdere di vista la programmazione del futuro delle nostre comunità. Uno dei settori che richiedono la nostra attenzione è quello della pianificazione delle infrastrutture, della banda larga, della rete stradale e autostradale, delle reti ferroviarie, fino ai grandi corridoi europei. Dobbiamo quindi pensare ad ammodernare tutte queste reti e, nel caso delle ferrovie, guardare all'integrazione e all'intermodalità.

Sono questi i motivi sui quali si fonda la mozione sottoscritta dai consiglieri NCD Paride Cargnelutti (che l'ha illustrata) e Alessandro Colautti, assieme a Luca Ciriani (FdI/AN), che mette subito in evidenza l'importanza della posizione geografica del Friuli Venezia Giulia, interessata non solo dal Corridoio Mediterraneo Torino-Milano-Venezia (ex Corridoio 5) di cui fa parte anche il sistema di navigazione interno Trieste-Milano, idrovia con importanti benefici ambientali, ma anche il Corridoio Baltico-Adriatico, in grado di collegare l'Alto Adriatico ai mercati del Nord-Est europeo, vera porta d'ingresso per le merci che da Est entrano nel Mediterraneo via Suez.

C'è però da considerare che oggi le linee esistenti sono sottoutilizzate e che i costi delle soluzioni in campo per il quadruplicamento dell'attuale linea Venezia-Trieste sono proibitivi. Ciò impone una riflessione responsabile che deve essere supportata da dati tecnologici ed economici certi per rendere possibili altre soluzioni meni impattanti.

Nel corso del convegno che si è tenuto il 4 dicembre 2013 all'aeroporto di Ronchi, organizzato dalle Camere di commercio e dall'Interporto di Pordenone - ricordano i firmatari della mozione - sono emerse importanti considerazioni: i quattro binari di collegamento Ovest-Est ci sono già e vanno solo tecnicamente attualizzati e strutturati; l'idea prevalente è di separare le merci dai passeggeri all'altezza di Mestre, per poi ricongiungerle a Cervignano da dove proseguire per Trieste; in questo modo sarà necessario adeguare l'infrastruttura esistente tra Mestre e Cervignano, via Portogruaro, e renderla operabile per l'alta velocità passeggeri, prevedendo per le merci il passaggio via Treviso-Pordenone-Udine, sfruttando la linea esistente e parte anch'essa della rete TEN-T globale; tale soluzione implicherà l'introduzione della tecnologia ERTMS 1 per l'alta capacità e dell'ERTMS 2 per l'alta velocità, più altri interventi tecnologici in prossimità delle stazioni ferroviarie e delle criticità esistenti.

Importanti studi sul traffico attuale e, in prospettiva, di persone e di merci, confermano che la linea Venezia-Trieste può essere ristrutturata con gli attuali binari principalmente per l'alta velocità, mentre per l'alta capacità sarebbe ristrutturabile la Treviso-Pordenone-Udine. Il collegamento, dunque, fra i vari interporti di Pordenone, Portogruaro, Cervignano, sarebbe garantito e farebbe uscire queste strutture dalla situazione di marginalità, senza dimenticare che le nuove tecnologie (applicate alle linee ferroviarie, alle motrici e alle stazioni) consentirebbero di tutelare le abitazioni lungo le linee attuali, soggette ora a vibrazioni e rumori non sempre accettabili.

Così la mozione intende impegnare la Giunta ad attivarsi perché venga sottoposta dagli uffici regionali competenti al ministero delle Infrastrutture e agli Enti locali interessati questa ipotesi progettuale, che presenta notevoli vantaggi in un'ottica di sviluppo delle reti intermodali dell'intera regione.

(immagini tv)

(segue)