CR: Iacop e Panariti inaugurano mostra "Gioielli di Filo"
(ACON) Trieste, 27 gen - MPB - Opere ispirate ai quadri di
Klimt e di Mirò, di Botticelli e Piero della Francesca, alle
incisioni di Loize Spacal, agli acquerelli del pittore giapponese
Katsushika Hokusa, alle creazioni dell'artista francese Ertè, ma
anche alle poesie di Francesco Petrarca.
"Gioielli di Filo", la mostra allestita a Trieste, nel Palazzo
del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, e inaugurata
dal presidente Franco Iacop insieme all'assessore al lavoro
Loredana Panariti nella pausa dei lavori d'Aula, testimonia
l'innovativa attività di ricerca e di elevata formazione svolta
dalla Fondazione Scuola di Merletti di Gorizia che, dal 2013, ha
raccolto l'eredità della Scuola omonima - prima statale e poi
regionale - attestata fin dal primo Novecento dai prestigiosi
riconoscimenti ottenuti a esposizioni del settore.
Un patrimonio e un vanto per la città di Gorizia e per il Friuli
Venezia Giulia: arrivano infatti da altre regioni (Liguria,
Molise, Campania, Lazio, Lombardia) e dall'estero (Slovenia,
mentre arrivano richieste anche dall'Oriente) una cinquantina di
allievi (uomini e donne) dei 700 che seguono i 55 corsi
sperimentali (durata 6 anni per ottenere il diploma di maestro/a
merlettaio/a) dislocati, oltre che nel capoluogo isontino, in
altri 31 comuni della regione, per rispondere alla richieste
crescenti dal territorio: dati citati dal presidente della
Fondazione Carlo Del Torre e dalla direttrice della Scuola Miriam
Mauri, con l'auspicio - condiviso dal sindaco di Gorizia Ettore
Romoli - che di merletto si possa parlare non solo nell'ambito
della cultura, ma anche nelle pagine dell'economia e di poter
contare su una vetrina permanente che promuova questi manufatti
di altissimo pregio. Perchè l'obiettivo - nelle parole
dell'assessore Panariti - è anche quello di individuare percorsi
occupazionali. L'impegno della Regione, che alla Fondazione
partecipa sostenendola, è proprio questo, ha ribadito a sua volta
Iacop sottolineando l'importanza che è in ciò l'aver scelto di
puntare sull'innovazione.
Le opere esposte - una cinquantina i manufatti innovativi e una
trentina tra quadri, gioielli e monili - confermano infatti la
posizione di avanguardia nel design e delineano un percorso
ideato proprio per documentare l'attività di studio e di ricerca
di nuove espressioni artistiche, che conducono a esplorare nuove
frontiere nelle tecniche di lavorazione, a coltivare una
straordinaria precisione esecutiva, a progettare e realizzare
soggetti a tema per partecipare a concorsi nazionali e
internazionali i cui risultati confermano il prestigio della
nostra istituzione.
Declinare la lavorazione a merletto in forme, usi ed espressioni
in continua evoluzione, ove i canoni tradizionali lasciano spazio
alla contaminazione con altre tecniche fondendo in un insieme
armonico materiali non convenzionali e intrecci inusuali, per le
allieve del corso di sperimentazione rappresenta - è stato
spiegato - una continua sfida alla ricerca di possibili
configurazioni da dare al merletto, sempre più separato dalla
dimensione dell'utilizzo per essere considerato pura espressione
artistica.
La ricerca di nuove proposte progettuali ha indotto a realizzare
capi di abbigliamento, accessori, merletti-gioiello aprendosi
anche verso ambiti inediti con l'obiettivo di coniugare lo
sviluppo artistico con sbocchi professionali.
La tradizione locale della lavorazione del merletto risale al
1672, introdotta a Gorizia dalle suore Orsoline arrivate da Liegi
dove l'arte del merletto era fiorente: nell'educandato collegato
al monastero esse impartivano alle giovani delle famiglie nobili
goriziane le nozioni per una adeguata educazione. Oggi il
merletto fa delle operatrici del settore un tassello nella rete
mondiale di chi si dedica a quest'arte: artiste tedesche,
spagnole, francesi, danesi, argentine e giapponesi dialogano con
noi sugli stessi temi e su quale ruolo giochi il prezioso filo
che ci unisce - ha aggiunto la direttrice Mauri, sottolineando
che fra gli obiettivi della Fondazione c'è anche quello di
riprendere i contatti con i plessi scolastici per inserire i
corsi di merletto fra le attività scolastiche.
La mostra resterà allestita nel palazzo del Consiglio regionale
fino al 28 febbraio ed è visitabile da lunedì a giovedì dalle
9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30, il venerdì dalle 9.30
alle 13.
(foto, immagini tv)