AR: Revelant, no riduzione giorni esami mammografici a Gemona
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/MPB - "La politica del carciofo
continua senza interruzioni da 20 anni nel nosocomio gemonese,
anche su servizi particolarmente richiesti e necessari per i
cittadini del territorio che, oltre a vedersi ridotta la
possibilità di effettuare esami nella struttura, sono costretti a
prendere prenotazioni altrove con il dilatarsi dei tempi di
attesa o, come accade sempre più spesso, a rivolgersi ai privati,
con maggiori costi sempre a carico degli utenti".
A intervenire è il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in
Consiglio regionale Roberto Revelant, che ha presentato
un'interrogazione alla Giunta.
"Considerato che il comma 3 dell'articolo 34 della legge
regionale 17/2014 chiarisce che presso i presidi ospedalieri per
la salute sono mantenuti, sotto la responsabilità organizzativa
distrettuale, tutti i servizi ambulatoriali presenti, comprese la
dialisi e la radiologia tradizionale, i fatti stanno dicendo
altro, dato che la struttura ospedaliera di radiologia di Gemona
sta contattando sia telefonicamente che per iscritto i pazienti
per comunicare lo spostamento di sede dell'esame mammografico da
Gemona a Tolmezzo, con i notevoli disagi che ne conseguono. Le
nuove date, infatti, ritardano l'esame anche di alcuni mesi
rispetto alla prenotazione iniziale, oltre a provocare notevoli
disagi per chi si deve spostare in un'altra struttura.
"Il mantenimento dei servizi - precisa Revelant - come previsto
per legge non è rispettato ed è quindi opportuno sapere dalla
Giunta se la riorganizzazione della radiologia di Gemona sia
programmata nell'ambito della riforma sanitaria oppure se
risponda ad altre logiche. Tale situazione invece di ridurre i
disagi alla popolazione si sta caratterizzando per aumentare i
disservizi a danno dei pazienti ed è incredibile che ciò avvenga
sulla prevenzione, che a parole dovrebbe essere la priorità di
qualunque politica sanitaria.
"Tale criticità è stata evidenziata anche dai comitati sempre più
intenzionati, e giustamente, a dare battaglia per difendere i
diritto alla salute dei propri cittadini.
"È opportuno anche conoscere dall'assessore se si intenda dare
seguito al Piano attuativo locale dell'ASS 3 Alto Friuli del
2013, che proponeva invece l'acquisto di un mammografo digitale
per la sede di Gemona potenziando la dotazione tecnologica a
disposizione, visto il gran numero di domande per effettuare
questo esame. La struttura attualmente garantisce tre giorni a
settimana gli appuntamenti per lo screening mammografico, ma
sembra che con i ridimensionamenti gli esami saranno ridotti a
due giorni a settimana, con l'inaccettabile inutilizzo del
macchinario negli altri giorni.
"Inoltre - aggiunge Revelant - è opportuno evidenziare che
nonostante la riapertura dell'ambulatorio dermatologico
annunciato anche a mezzo stampa il 18 novembre 2014, che ha
ripreso l'attività programmata nella giornata di mercoledì dopo
la sospensione di settembre per il trasferimento della Clinica
universitaria a Udine, pare non siano accettate prenotazione per
le visite dermatologiche ambulatoriali all'ospedale di Gemona, ma
solo in quello di Udine".