SEL: Lauri, su CIE Gradisca giusto che la Regione si sia espressa
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/AB - Sulla mozione contro la
riapertura del CIE di Gradisca d'Isonzo o la sua eventuale
riconversione in CARA, il capogruppo di SEL in Consiglio
regionale Giulio Lauri afferma che "i locali dell'ex CIE sono
strutturalmente inadeguati a essere utilizzati per l'accoglienza
dei richiedenti asilo, in quanto il CIE è stato concepito e
costruito come un luogo di detenzione. Lo diciamo ricordando
anche la morte del giovane cittadino della Repubblica del Marocco
Abdel Majid El Kodra, avvenuta il 30 aprile scorso all'ospedale
triestino di Cattinara dopo più di otto mesi di coma in seguito
alla caduta dal tetto del CIE di Gradisca nel corso di una delle
numerose rivolte affrontate anche con l'uso di candelotti
lacrimogeni in uno spazio confinato".
"Anche se si trattasse di una scelta temporanea e breve -
aggiunge Lauri - la decisione di utilizzare quei locali come
luogo di accoglienza sarebbe sbagliata. Per i richiedenti asilo,
che sono persone che fuggono da luoghi di guerra e che non hanno
commesso alcun reato, è necessario ampliare su tutto il
territorio regionale la rete diffusa di accoglienza SPRAR,
migliorando il coordinamento degli enti locali e chiedendo a
tutti i Comuni di farsene carico senza che il problema
immigrazione ricada solo su alcuni di essi e senza che vengano
utilizzati carceri e caserme".
"Nel momento in cui Governo e Prefettura si apprestano a decidere
il futuro di Gradisca - conclude - è fondamentale che la Regione
abbia espresso la propria posizione senza venire meno alla sua
autonomia e al pieno esercizio delle prerogative determinate
dalla sua specialità".