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SEL: Lauri, su CIE Gradisca giusto che la Regione si sia espressa

27.01.2015
17:48
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/AB - Sulla mozione contro la riapertura del CIE di Gradisca d'Isonzo o la sua eventuale riconversione in CARA, il capogruppo di SEL in Consiglio regionale Giulio Lauri afferma che "i locali dell'ex CIE sono strutturalmente inadeguati a essere utilizzati per l'accoglienza dei richiedenti asilo, in quanto il CIE è stato concepito e costruito come un luogo di detenzione. Lo diciamo ricordando anche la morte del giovane cittadino della Repubblica del Marocco Abdel Majid El Kodra, avvenuta il 30 aprile scorso all'ospedale triestino di Cattinara dopo più di otto mesi di coma in seguito alla caduta dal tetto del CIE di Gradisca nel corso di una delle numerose rivolte affrontate anche con l'uso di candelotti lacrimogeni in uno spazio confinato".

"Anche se si trattasse di una scelta temporanea e breve - aggiunge Lauri - la decisione di utilizzare quei locali come luogo di accoglienza sarebbe sbagliata. Per i richiedenti asilo, che sono persone che fuggono da luoghi di guerra e che non hanno commesso alcun reato, è necessario ampliare su tutto il territorio regionale la rete diffusa di accoglienza SPRAR, migliorando il coordinamento degli enti locali e chiedendo a tutti i Comuni di farsene carico senza che il problema immigrazione ricada solo su alcuni di essi e senza che vengano utilizzati carceri e caserme".

"Nel momento in cui Governo e Prefettura si apprestano a decidere il futuro di Gradisca - conclude - è fondamentale che la Regione abbia espresso la propria posizione senza venire meno alla sua autonomia e al pieno esercizio delle prerogative determinate dalla sua specialità".