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III Comm: illustrata pdl valutazione danno sanitario in aree rischio

29.01.2015
16:33
(ACON) Trieste, 29 gen - MPB - Tutelare la salute dei cittadini dai pericoli derivanti dall'esposizione a inquinanti ambientali prodotti dall'attività umana incidendo sulle cause ambientali delle malattie attraverso politiche (sanitarie, ambientali, dello sviluppo) coordinate, per ottenere miglioramenti effettivi sul benessere e la qualità della vita.

È questo l'obiettivo della proposta di legge presentata dai consiglieri del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale e illustrata da Andrea Ussai alla III Commissione consiliare, presieduta da Franco Rotelli (PD), presenti gli assessori alla salute Maria Sandra Telesca e all'ambiente Sara Vito.

Per raggiungere questo scopo e per sanare un vuoto legislativo in materia di autorizzazione ambientale per contrastare efficacemente le emissioni inquinanti, con la proposta di legge - ha spiegato Ussai ricordando che l'OMS stima che il 23% di tutte le morti possano essere attribuite ai fattori ambientali -si vuole introdurre uno strumento nuovo, quello della Valutazione del danno sanitario (VDS), per le aree che presentino elevato rischio di crisi ambientale, o che siano state dichiarate siti di interesse nazionale di bonifica, o comprendano uno o più stabilimenti o attività soggetti ad autorizzazione integrata ambientale.

La VDS si inserisce nel solco della procedura di Valutazione di impatto sanitario (VIS) retrospettiva che, pur essendo strumento di orientamento delle decisioni politiche non ha, a differenza della VDS, effetti giuridici vincolanti sulle autorizzazioni di esercizio.

Il fine - ha precisato Ussai - non è quello di mettere in concorrenza i due diritti salute e lavoro, o di ostacolare l'attività industriale, bensì di promuovere e garantire uno sviluppo sostenibile costringendo le aziende ad adeguarsi.

La proposta, composta d'una dozzina di articoli uno dei quali per la clausola di valutazione sul provvedimento stesso, oltre a stabilire periodicità e campo di applicazione della VDS, individua i soggetti valutatori (ARPA e Azienda sanitaria competente per territorio) che redigono il rapporto al quale è allegato il parere delle strutture universitarie regionali competenti in materia di impatto ambientale, tossicologico e sanitario; prevede inoltre un regolamento per fissare i criteri metodologici ai quali attenersi nel redigere il rapporto VDS e stabilisce che questo sia pubblicizzato.

Oltre a promuove la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini, si individuano le conseguenze cui vanno incontro quegli stabilimenti per i quali il rapporto evidenzi criticità nelle emissioni. Si delinea quindi il procedimento per superarle attraverso uno specifico Piano di riduzione, per rientrare nei parametri indicati, la mancanza del quale determina conseguenti provvedimenti.

Il rapporto ha effetto anche sull'autorizzazione integrata ambientale e, secondo i proponenti, la VDS sarà utile strumento anche per l'Osservatorio regionale ambiente e salute per programmare azioni di prevenzione sanitaria per le comunità che risiedano in aree adiacenti ad attività che risultino avere maggiore impatto sull'ambiente.

(immagini tv)