V Comm: parere favorevole condizionato al ddl costituzionale Pegorer
(ACON) Trieste, 29 gen - RCM - Finirà all'attenzione del
Consiglio regionale, il disegno di legge costituzionale n. 77
d'iniziativa del senatore Pd del FVG Carlo Pegorer di luglio 2013
con cui si vuole modificare lo Statuto della nostra Regione
eliminando le Province e prevedendo che l'ordinamento degli Enti
locali si basi sui Comuni, anche nella forma di Città
metropolitane, quali enti autonomi obbligatori con propri
statuti, poteri e funzioni, secondo i principi fissati dalla
Costituzione e dallo Statuto di autonomia. La Regione può
prevedere, nell'ambito della propria potestà legislativa, in
tutto il suo territorio o solo in parte di esso, forme di
gestione o altri Enti locali di area vasta, con organi non eletti
direttamente dai cittadini, per le funzioni sovracomunali.
Il provvedimento Pegorer è stato riassunto per sommi capi dal
presidente della V Commissione consiliare, Vincenzo Martines
(Pd), che ha poi menzionato la proposta di legge nazionale n. 1
licenziata mesi dopo all'unanimità dall'Assemblea legislativa del
Friuli Venezia Giulia e che ricalca le norme Pegorer non fosse
per la mancata previsione delle città metropolitane.
Il disegno di legge sarà trattato dall'Aula accompagnato dal
parere espresso dalla V Commissione consiliare, il quale afferma
una volta di più la contrarietà del Friuli Venezia Giulia alle
città metropolitane. Il senatore Pegorer - ha reso noto sempre
Martines, che quel giorno sarà relatore unico di maggioranza,
nessun relatore di opposizione - si è già detto disponibile a
emendarlo visto che il concetto di città metropolitana non
corrisponde alla nostra impostazione, per altro espressa
successivamente alla sua. Il fatto che il Parlamento sia
sollecitato a trattare le modifiche del nostro Statuto anche da
un provvedimento di un senatore speriamo permetta di accelerare i
tempi, visto che a oggi è rimasto tutto lettera morta.
La Giunta - ha detto l'assessore Paolo Panontin - è d'accordo con
la richiesta di allineare i due testi, perché così viene
rispettata la nostra proposta di legge nazionale del 2014.
Prima di votare il parere, Igor Gabrovec (Pd-Ssk) ha motivato il
suo no in quanto già in Aula non partecipò all'eliminazione delle
Province andando contro la proposta della sua maggioranza. Oggi
come allora - ha spiegato - ritengo che ne derivi un grave danno
per la minoranza slovena e sia una decisione che va contro molti
trattati internazionali, lo ribadirò in Aula ancora una volta.
Eleonora Frattolin (M5S) si è detta contraria al metodo che si
sta usando perché poco rispettoso del lavoro già fatto dal
Consiglio regionale sul tema. E trovo svilente - ha sottolineato
- dover affiancare la proposta di un senatore per accelerare i
tempi di discussione da parte delle Camere, come se il nostro
lavoro consiliare non sia abbastanza importante.
Rodolfo Ziberna ha ricordato il sì di Forza Italia in Aula alla
proposta n. 1, ma oggi il suo voto sarebbe stato di astensione.
Pietro Paviotti (Citt) ha ribadito la positività del fatto che i
due provvedimenti si allineino, perciò parere favorevole.
Roberto Dipiazza (AR) si è, invece, detto d'accordo con il
concetto di città metropolitana perché altrimenti non si risolve
il problema della realtà di Trieste.
Cristiano Shaurli (Pd) ha commentato che deve essere chiaro che
la Regione Friuli Venezia Giulia è per due livelli: quello
comunale e quello regionale, nessun livello intermedio. Ciò
detto, però - ha aggiunto il consigliere -, dobbiamo trovare il
modo di sollecitare il Parlamento, e in particolare i
parlamentari del FVG, a trattare quanto prima la nostra legge,
che ricordo è bipartisan.
Portiamo in Aula il parere, come V Commissione, che dice che la
legge di Pegorer deve essere allineata con la nostra proposta
regionale. Invece con un separato ordine del giorno - gli ha
fatto eco il presidente Martines - potremmo cercare di pungolare
i parlamentari.
Alla fine del dibattito, parere favorevole del centrosinistra a
parte Gabrovec, al cui voto contrario si sono uniti Dipiazza,
Frattolin e Violino (Misto); astenuto, come preannunciato,
Ziberna.