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CR: ddl razionalizzazione procedimenti spesa, relatore Liva (3)

02.02.2015
12:04
(ACON) Trieste, 2 feb - MPB - Razionalizzazione, semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi di spesa": il disegno di legge n.79, approvato in I Commissione dai consiglieri di centrosinistra con l'astensione delle opposizioni, è stato illustrato all'Aula dal relatore unico di maggioranza Renzo Liva del Pd, mentre non vi sono relatori di minoranza.

Questo disegno di legge, dai contenuti molto tecnici, - ha affermato Liva - non compie il miracolo di azzerare la burocrazia e la complicazione delle norme, ma opera in continuità e in parallelo ad altri interventi per migliorare l'efficienza della macchina amministrativa regionale attraverso il miglioramento di procedure e controlli in favore di trasparenza, informazione e più rapida capacità di spesa.

Da un lato - ha sottolineato il relatore - il provvedimento adegua le previsioni in materia di programmazione finanziaria e di contabilità regionale alla normativa nazionale sull'armonizzazione dei bilanci e agli obblighi di monitoraggio dei debiti della Pubblica amministrazione, dall'altro definisce secondo le nostre necessità, in forza delle nostre competenze regionali, ambiti che altrimenti sarebbero normati esclusivamente a livello nazionale.

Così, al Capo I del testo, è affrontato il tema fondamentale dell'accelerazione della capacità di spesa che significa anche capacità della Regione di rispondere alle determinazioni politiche del Consiglio e alle richieste dei cittadini. La legge si propone attraverso accorgimenti tecnico-contabili di rendere più rapido il passaggio dalla prenotazione delle risorse all'ordinazione di pagamento.

Tali risultati di efficienza, accompagnati da maggiore precisione trasparenza delle informazioni, non possono essere ottenuti - ha avvertito Liva - al di fuori di un processo di dematerializzazione degli atti e dunque con una gestione digitale di tutti i passaggi di spesa, argomento trattato dagli articoli del Capo II del progetto di legge, mentre ai controlli interni all'amministrazione regionale è dedicato il Capo III, dove il tema è coniugato con quello dell'accelerazione dei tempi di impiego delle risorse: in sostanza - ha precisato il relatore - si afferma che i controlli non giustificano i ritardi e devono essere anch'essi concentrati e selezionati in base allo stesso criterio dell'accelerazione. Ovvero si punta a minor formalismo, ripetitività e frammentazione nei controlli e a maggior dialogo e collaborazione da parte di direzioni e strutture competenti per materia con il fine di svolgere un'azione preventiva di consulenza che aiuti a raggiungere un tasso maggiore di regolarità amministrativa degli atti, fissando anche tempi precisi per l'espletamento - 15 giorni dal ricevimento dell'atto e non più 30 - a riprova della consistenza della razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti.

Oltre ai controlli interni di legittimità e regolarità amministrativa dei singoli atti, ci sono quelli connessi al controllo strategico e al controllo di gestione, quelli sui processi di valutazione delle prestazioni individuali e collettive e quelli inerenti gli adempimenti in materia sia di prevenzione della corruzione che di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni.

(immagini tv)

(segue)