CR: ddl razionalizzazione procedimenti spesa, relatore Liva (3)
(ACON) Trieste, 2 feb - MPB - Razionalizzazione,
semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi
di spesa": il disegno di legge n.79, approvato in I Commissione
dai consiglieri di centrosinistra con l'astensione delle
opposizioni, è stato illustrato all'Aula dal relatore unico di
maggioranza Renzo Liva del Pd, mentre non vi sono relatori di
minoranza.
Questo disegno di legge, dai contenuti molto tecnici, - ha
affermato Liva - non compie il miracolo di azzerare la burocrazia
e la complicazione delle norme, ma opera in continuità e in
parallelo ad altri interventi per migliorare l'efficienza della
macchina amministrativa regionale attraverso il miglioramento di
procedure e controlli in favore di trasparenza, informazione e
più rapida capacità di spesa.
Da un lato - ha sottolineato il relatore - il provvedimento
adegua le previsioni in materia di programmazione finanziaria e
di contabilità regionale alla normativa nazionale
sull'armonizzazione dei bilanci e agli obblighi di monitoraggio
dei debiti della Pubblica amministrazione, dall'altro definisce
secondo le nostre necessità, in forza delle nostre competenze
regionali, ambiti che altrimenti sarebbero normati esclusivamente
a livello nazionale.
Così, al Capo I del testo, è affrontato il tema fondamentale
dell'accelerazione della capacità di spesa che significa anche
capacità della Regione di rispondere alle determinazioni
politiche del Consiglio e alle richieste dei cittadini. La legge
si propone attraverso accorgimenti tecnico-contabili di rendere
più rapido il passaggio dalla prenotazione delle risorse
all'ordinazione di pagamento.
Tali risultati di efficienza, accompagnati da maggiore precisione
trasparenza delle informazioni, non possono essere ottenuti - ha
avvertito Liva - al di fuori di un processo di
dematerializzazione degli atti e dunque con una gestione digitale
di tutti i passaggi di spesa, argomento trattato dagli articoli
del Capo II del progetto di legge, mentre ai controlli interni
all'amministrazione regionale è dedicato il Capo III, dove il
tema è coniugato con quello dell'accelerazione dei tempi di
impiego delle risorse: in sostanza - ha precisato il relatore -
si afferma che i controlli non giustificano i ritardi e devono
essere anch'essi concentrati e selezionati in base allo stesso
criterio dell'accelerazione. Ovvero si punta a minor formalismo,
ripetitività e frammentazione nei controlli e a maggior dialogo e
collaborazione da parte di direzioni e strutture competenti per
materia con il fine di svolgere un'azione preventiva di
consulenza che aiuti a raggiungere un tasso maggiore di
regolarità amministrativa degli atti, fissando anche tempi
precisi per l'espletamento - 15 giorni dal ricevimento dell'atto
e non più 30 - a riprova della consistenza della
razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti.
Oltre ai controlli interni di legittimità e regolarità
amministrativa dei singoli atti, ci sono quelli connessi al
controllo strategico e al controllo di gestione, quelli sui
processi di valutazione delle prestazioni individuali e
collettive e quelli inerenti gli adempimenti in materia sia di
prevenzione della corruzione che di pubblicità, trasparenza e
diffusione delle informazioni.
(immagini tv)
(segue)