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CR: ddl Rilancimpresa, relatore maggioranza Gratton (1)

03.02.2015
11:13
(ACON) Trieste, 3 feb - MPB - La seconda giornata della sessione di febbraio del Consiglio regionale vede l'esame del disegno di legge n.77 Rilancimpresa, alla cui trattazione sarà dedicata anche la giornata di domani. I lavori sono stati avviati con gli interventi dei relatori.

Primo relatore per la maggioranza Alessio Gratton (SEL), per il quale si tratta di "un provvedimento molto atteso che si inserisce come cardine nella programmazione della politica economica del Governo regionale, naturale prosecuzione delle altre azioni anticrisi avviate in questa legislatura, nella consapevolezza che saranno necessari ulteriori interventi sia per la sua applicazione, sia per affiancarlo con altri atti normativi.

Gratton ha definito complesso il documento fondato su quattro pilastri - attrazione degli investimenti, sviluppo del sistema produttivo, semplificazione, misure per i sistemi produttivi locali - una norma quadro che va a toccare più dimensioni, che riguardano le nuove imprese e le situazioni preesistenti, spaziando dalle crisi complesse alle riconversioni, e che fornisce uno schema sul quale sviluppare tutta la programmazione europea, sfruttando al meglio i fondi messi a disposizione.

Nasce da un cambio di passo culturale che richiede il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e operatori, l'intreccio con le politiche del lavoro, la pianificazione energetica e territoriale, l'idea che l'impresa abbia una responsabilità sociale nei confronti del territorio in cui opera. Un insieme di fattori, fra i quali la finaziariazzazione spinta dell'economia che chiedono alla Regione un intervento a 360 gradi. Stiamo scontando - ha rilevato il relatore - gli errori di una politica che per anni non ha voluto programmare e che a una economia produttiva ha preferito un'economia del consumo. Bisogna cominciare a ragionare anche su paradigmi culturali e sociali alla ricerca di nuovi modelli economici in cui il lavoro non sia considerato merce e il profitto possa anche venire rinvestito in forme di produzione innovative tese all'efficienza energetica e all'ecosostenibilità: in sintesi un nuovo modo di pensare e fare impresa.

Gratton ha anche sottolineato che la sfida che abbiamo davanti ci chiede di fare sistema, di far dialogare mondi fino a ora rimasti molto distanti tra loro, ma dal cui incontro può nascere l'asset competitivo per il Friuli Venezia Giulia: le imprese, le aree di ricerca e i poli tecnologici, gli incubatori, i lavoratori e le istituzioni devono mettersi in rete per scambiarsi informazioni e idee, per trovare soluzioni, contribuire alla crescita reciproca.

I contratti di insediamento rappresentano un'ulteriore opportunità per avviare rapporti duraturi con le imprese, vecchie e nuove, ristabilire un contesto di fiducia tra gli operatori, garantire la creazione di economie di qualità e sostenibili, rispettose del territorio sia dal punto di vista sociale che ambientale, e inclusive. Ciò riguarderà soprattutto il tessuto delle PMI e delle microimprese, preponderante in FVG rispetto altre tipologie.

Gratton ha poi sottolineato che per quanto riguarda le risorse, attraverso il provvedimento non sono previsti incentivi tout court o investimenti a pioggia, di cui il più delle volte è impossibile valutare l'effetto, ma si prevedono erogazioni mirate e di qualità e quindi strategiche. Infine, grande rilevanza avranno i regolamenti attuativi poiché in essi troveranno declinazione effettiva le misure previste.

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(segue)