CR: ddl Rilancimpresa, relatore maggioranza Gratton (1)
(ACON) Trieste, 3 feb - MPB - La seconda giornata della
sessione di febbraio del Consiglio regionale vede l'esame del
disegno di legge n.77 Rilancimpresa, alla cui trattazione sarà
dedicata anche la giornata di domani. I lavori sono stati avviati
con gli interventi dei relatori.
Primo relatore per la maggioranza Alessio Gratton (SEL), per il
quale si tratta di "un provvedimento molto atteso che si
inserisce come cardine nella programmazione della politica
economica del Governo regionale, naturale prosecuzione delle
altre azioni anticrisi avviate in questa legislatura, nella
consapevolezza che saranno necessari ulteriori interventi sia per
la sua applicazione, sia per affiancarlo con altri atti
normativi.
Gratton ha definito complesso il documento fondato su quattro
pilastri - attrazione degli investimenti, sviluppo del sistema
produttivo, semplificazione, misure per i sistemi produttivi
locali - una norma quadro che va a toccare più dimensioni, che
riguardano le nuove imprese e le situazioni preesistenti,
spaziando dalle crisi complesse alle riconversioni, e che
fornisce uno schema sul quale sviluppare tutta la programmazione
europea, sfruttando al meglio i fondi messi a disposizione.
Nasce da un cambio di passo culturale che richiede il
coinvolgimento di istituzioni pubbliche e operatori, l'intreccio
con le politiche del lavoro, la pianificazione energetica e
territoriale, l'idea che l'impresa abbia una responsabilità
sociale nei confronti del territorio in cui opera. Un insieme di
fattori, fra i quali la finaziariazzazione spinta dell'economia
che chiedono alla Regione un intervento a 360 gradi. Stiamo
scontando - ha rilevato il relatore - gli errori di una politica
che per anni non ha voluto programmare e che a una economia
produttiva ha preferito un'economia del consumo. Bisogna
cominciare a ragionare anche su paradigmi culturali e sociali
alla ricerca di nuovi modelli economici in cui il lavoro non sia
considerato merce e il profitto possa anche venire rinvestito in
forme di produzione innovative tese all'efficienza energetica e
all'ecosostenibilità: in sintesi un nuovo modo di pensare e fare
impresa.
Gratton ha anche sottolineato che la sfida che abbiamo davanti ci
chiede di fare sistema, di far dialogare mondi fino a ora rimasti
molto distanti tra loro, ma dal cui incontro può nascere l'asset
competitivo per il Friuli Venezia Giulia: le imprese, le aree di
ricerca e i poli tecnologici, gli incubatori, i lavoratori e le
istituzioni devono mettersi in rete per scambiarsi informazioni e
idee, per trovare soluzioni, contribuire alla crescita reciproca.
I contratti di insediamento rappresentano un'ulteriore
opportunità per avviare rapporti duraturi con le imprese, vecchie
e nuove, ristabilire un contesto di fiducia tra gli operatori,
garantire la creazione di economie di qualità e sostenibili,
rispettose del territorio sia dal punto di vista sociale che
ambientale, e inclusive. Ciò riguarderà soprattutto il tessuto
delle PMI e delle microimprese, preponderante in FVG rispetto
altre tipologie.
Gratton ha poi sottolineato che per quanto riguarda le risorse,
attraverso il provvedimento non sono previsti incentivi tout
court o investimenti a pioggia, di cui il più delle volte è
impossibile valutare l'effetto, ma si prevedono erogazioni mirate
e di qualità e quindi strategiche. Infine, grande rilevanza
avranno i regolamenti attuativi poiché in essi troveranno
declinazione effettiva le misure previste.
(immagini tv)
(segue)