FI: Ziberna, da benefici legge Rilancimpresa escluso l'isontino
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - "Con la legge Rilancimpresa,
riforma delle politiche industriali, questa Giunta regionale ha
voluto sostenere la grande impresa ed escludere dagli incentivi
la provincia di Gorizia".
Lo afferma il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna che aggiunge.
"È una constatazione - precisa Ziberna - visto che gli incentivi
sono prevalentemente destinati alle imprese capaci di fare
innovazione, ovvero alla grande industria e non certo alla
piccola e media impresa che caratterizza largamente il territorio
assieme a terziario, commercio, servizi e turismo, settori
esclusi dai benefici. Non è un reato, ma si sappia che la Giunta
ha scelto di escludere il vero tessuto produttivo della regione,
in particolare l'isontino che soffre anche la maggior percentuale
di disoccupazione in regione".
"Come prassi consolidata della Giunta Serracchiani - aggiunge
Ziberna - si è voluto puntare solo sulla comunicazione e non
sulla sostanza, visto che sono stati stanziati solo 46 milioni di
euro, ovvero un'inezia visto il bilancio regionale. Eppure sul
rilancio del territorio attraverso il sostegno alle attività
produttive il Friuli Venezia Giulia avrebbe dovuto puntare come
obiettivo strategico, prioritario. Ma così non è stato. Ricordo
che la presidente Serracchiani si era dichiarata pronta a donare
al governo Renzi 75 milioni di euro, mentre sarebbe stato
preferibile che li avesse aggiunti allo stanziamento attuale".
"Con questa legge si è sprecata un'opportunità - conclude Ziberna
- anche perché non si è voluto dare spazio alla fiscalità di
vantaggio che consentirebbe di limitare la concorrenza slovena
per cui oggi conviene avviare un'attività produttiva e
commerciale oltre confine perché lì la pressione fiscale, il
costo del lavoro e dell'energia sono inferiori del 25%. Ho colto
l'occasione del dibattito consiliare per denunciare questa grave
situazione, ma a oggi questa Giunta e questa maggioranza
regionale continuano a voler penalizzare Gorizia e l'isontino,
dalla sanità alle attività produttive."