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SEL: Gratton su ddl Rilancimpresa FVG

03.02.2015
14:32
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - "Una norma quadro che ambisce a dare una visione d'insieme al futuro produttivo del nostro territorio, operando scelte coraggiose ormai non più rinviabili".

Questo il commento di Alessio Gratton, consigliere regionale di SEL, presidente della II Commissione e relatore di maggioranza del disegno di legge RilancimpresaFVG.

"Un provvedimento che - aggiunge - data la contingenza e l'endemica necessità di investimenti utili a rilanciare l'occupazione, si inserisce come cardine nella programmazione della politica economica di questo Governo regionale, poggia su quattro pilastri: attrazione degli investimenti, sviluppo del sistema produttivo, semplificazione e misure per i sistemi produttivi locali.

Ciò che emerge è innanzi tutto un cambio di passo culturale decisivo, caratterizzato da un approccio integrato e trasversale che mira a una programmazione di medio-lungo termine e in cui diventano fondamentali il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e operatori, l'intreccio con le politiche del lavoro, la pianificazione energetica e territoriale, l'idea che l'impresa abbia una responsabilità sociale e ambientale nei confronti del territorio e della comunità in cui opera.

Tra i provvedimenti più importanti - attraverso cui vogliamo accelerare la creazione e la promozione di una nuova cultura d'impresa che ci permetta di essere competitivi a livello nazionale e internazionale - rientrano la rivisitazione della mission e la riconfigurazione territoriale dei Consorzi; la diversa strutturazione istituzionale e di competenze delle ASDI; la valorizzazione di esperienze quali il temporary management; la promozione e il sostegno del co-working e delle le start up innovative.

La nostra Regione punta all'eccellenza ed è consapevole che, per poter raggiungere questo obiettivo, è necessario valorizzare e mettere a sistema un patrimonio che è già a nostra disposizione: imprese, aree di ricerca, poli tecnologici, università, incubatori dovranno sempre di più dialogare tra di loro per favorire lo scambio e la contaminazione reciproca di informazioni, idee, soluzioni. Puntare sull'innovazione, la creatività e la ricerca è l'unico modo, oggi, per contribuire alla crescita diffusa, creare buona occupazione, attirare capitali e investimenti.

I contratti d'insediamento rappresentano un'ulteriore opportunità per avviare rapporti duraturi con le imprese, vecchie e nuove; ristabilire un contesto di fiducia tra gli operatori; garantire la creazione di economie di qualità, sostenibili, inclusive.

Per quanto riguarda le risorse va sottolineato che attraverso questo provvedimento non sono previsti incentivi tout court o investimenti a pioggia, di cui il più delle volte è impossibile valutare l'effetto e il conseguente raggiungimento degli obiettivi che il legislatore si era posto. Assistiamo al passaggio a erogazioni mirate e di qualità e quindi strategiche.

Con questo provvedimento - conclude Gratton - abbiamo ridato alla politica il ruolo che le compete: programmare e indirizzare la crescita e lo sviluppo ripartendo dal dialogo con tutti gli attori in campo consapevoli che è nell'interesse di tutti che l'economia sia sana e funzioni. Affinchè questo accada, è necessaria un nuovo modo di pensare e fare impresa".