SEL: Gratton su ddl Rilancimpresa FVG
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - "Una norma quadro che ambisce
a dare una visione d'insieme al futuro produttivo del nostro
territorio, operando scelte coraggiose ormai non più rinviabili".
Questo il commento di Alessio Gratton, consigliere regionale di
SEL, presidente della II Commissione e relatore di maggioranza
del disegno di legge RilancimpresaFVG.
"Un provvedimento che - aggiunge - data la contingenza e
l'endemica necessità di investimenti utili a rilanciare
l'occupazione, si inserisce come cardine nella programmazione
della politica economica di questo Governo regionale, poggia su
quattro pilastri: attrazione degli investimenti, sviluppo del
sistema produttivo, semplificazione e misure per i sistemi
produttivi locali.
Ciò che emerge è innanzi tutto un cambio di passo culturale
decisivo, caratterizzato da un approccio integrato e trasversale
che mira a una programmazione di medio-lungo termine e in cui
diventano fondamentali il coinvolgimento di istituzioni pubbliche
e operatori, l'intreccio con le politiche del lavoro, la
pianificazione energetica e territoriale, l'idea che l'impresa
abbia una responsabilità sociale e ambientale nei confronti del
territorio e della comunità in cui opera.
Tra i provvedimenti più importanti - attraverso cui vogliamo
accelerare la creazione e la promozione di una nuova cultura
d'impresa che ci permetta di essere competitivi a livello
nazionale e internazionale - rientrano la rivisitazione della
mission e la riconfigurazione territoriale dei Consorzi; la
diversa strutturazione istituzionale e di competenze delle ASDI;
la valorizzazione di esperienze quali il temporary management; la
promozione e il sostegno del co-working e delle le start up
innovative.
La nostra Regione punta all'eccellenza ed è consapevole che, per
poter raggiungere questo obiettivo, è necessario valorizzare e
mettere a sistema un patrimonio che è già a nostra disposizione:
imprese, aree di ricerca, poli tecnologici, università,
incubatori dovranno sempre di più dialogare tra di loro per
favorire lo scambio e la contaminazione reciproca di
informazioni, idee, soluzioni. Puntare sull'innovazione, la
creatività e la ricerca è l'unico modo, oggi, per contribuire
alla crescita diffusa, creare buona occupazione, attirare
capitali e investimenti.
I contratti d'insediamento rappresentano un'ulteriore opportunità
per avviare rapporti duraturi con le imprese, vecchie e nuove;
ristabilire un contesto di fiducia tra gli operatori; garantire
la creazione di economie di qualità, sostenibili, inclusive.
Per quanto riguarda le risorse va sottolineato che attraverso
questo provvedimento non sono previsti incentivi tout court o
investimenti a pioggia, di cui il più delle volte è impossibile
valutare l'effetto e il conseguente raggiungimento degli
obiettivi che il legislatore si era posto. Assistiamo al
passaggio a erogazioni mirate e di qualità e quindi strategiche.
Con questo provvedimento - conclude Gratton - abbiamo ridato alla
politica il ruolo che le compete: programmare e indirizzare la
crescita e lo sviluppo ripartendo dal dialogo con tutti gli
attori in campo consapevoli che è nell'interesse di tutti che
l'economia sia sana e funzioni. Affinchè questo accada, è
necessaria un nuovo modo di pensare e fare impresa".