M5S: Ussai, area caldo Ferriera non è priorità della Giunta
(ACON) Trieste, 5 feb - COM/MPB - "Ancora una volta
sull'inquinamento e sui danni sanitari provocati dalla Ferriera
la Giunta Serracchiani e la maggioranza di centro sinistra hanno
preferito prendere impegni troppo generici, che non risolveranno
nel breve periodo nessuna delle criticità tutt'ora in essere.
Infatti, sugli ulteriori finanziamenti previsti dal provvedimento
RilancimpresaFVG è stata accettata la nostra proposta di inserire
tra le priorità la riconversione industriale, ma ci è stata
bocciato l'emendamento con cui chiedevamo di privilegiare la
chiusura e la riconversione graduale dell'area a caldo dello
stabilimento, l'unica soluzione in grado di abbattere realmente
le emissioni di inquinanti prodotti dalle sorgenti attive che
continuano ad affliggere tutto il territorio triestino".
Il portavoce del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai contesta i
provvedimenti presi mercoledì in Consiglio regionale sul futuro
dello stabilimento triestino.
"Anche l'impegno di considerare le esigenze di risanamento
ambientale suona come una beffa. Perché a pagare i danni
provocati dalla Ferriera in tutti questi anni sarà il pubblico,
cioè i cittadini di tutto il Friuli Venezia Giulia - attacca
Ussai. A questo punto è bene che i cittadini sappiano che il
conto dell'operazione salvataggio della Ferriera cresce ogni
giorno di più. Oltre ai finanziamenti pubblici previsti
dall'accordo di programma (26,1 milioni assegnati dalla Regione e
15,4 milioni di risorse statali), nel RilancimpresaFVG si
assegnano ulteriori 10 milioni all'area di crisi complessa di
Trieste, primariamente rivolti - guarda la coincidenza - al
settore siderurgico. In tutto sono più di 50 milioni e siamo
convinti che i costi pubblici sono destinati a salire.
"Ormai è chiaro l'indirizzo politico della Giunta Serracchiani:
l'attuale produzione siderurgica della Ferriera di Servola deve
andare avanti costi quel che costi. Siamo di fronte a una totale
subordinazione all'industriale di turno. La dimostrazione più
evidente sta nelle previsioni della proprietà - presenti nel
piano industriale - di mantenere o meno l'attività della cokeria
a seconda della convenienza rispetto al prezzo della ghisa
importata dall'estero, mantenendo così, sine die, uno dei
principali fattori di inquinamento. Il tutto viene lasciato alla
valutazione sulla convenienza economica da parte della proprietà.
"Una cosa assurda - conclude Ussai - che testimonia la grande
debolezza della Giunta Serracchiani: a fronte di ingenti
investimenti pubblici la politica non è in grado di dare un
indirizzo che tuteli i cittadini".