Comitato di controllo: approvato Rapporto legislazione 2013
(ACON) Trieste, 12 feb - RCM - Il Comitato per la legislazione,
il controllo e la valutazione presieduto da Riccardo Riccardi
(FI) ha esaminato e approvato il Rapporto sulla legislazione e
sulle altre attività consiliari riferito all'anno 2013, tenuto
conto che si tratta di un anno particolare in quando la X
legislatura regionale si è avvicendata con la XI.
In sintesi, comunque, si rileva tra l'altro che la X legislatura
registra il minor numero di leggi approvate nella storia della
Regione, ovvero 112, mentre sono 24 quelle approvate nel 2013, di
cui 7 all'unanimità. La Giunta la fa da padrona nella produzione
sia di articoli sia di leggi nel loro complesso, con più del
doppio rispetto al Consiglio. L'Aula si conferma la sede dove
avviene il maggior numero di emendamenti al testo base.
Significativo il ricorso alla procedura d'urgenza, utilizzata per
la legge omnibus approvata alla fine della X legislatura e per
altre 5 leggi approvate nel secondo semestre del 2013, dunque
dalla XI legislatura.
Stefano Pustetto (SEL) ha rappresentato la necessità di una
modifica del regolamento interno del Consiglio regionale affinché
si affermi che ogni consigliere ha diritto a ottenere risposta ad
almeno tre sue interrogazioni entro sei mesi, trovando il
consenso di Ilaria Dal Zovo (M5S) che ha lamentato anche una
scarsa incisività delle Commissioni rispetto ai regolamenti
emanati dalla Giunta.
Franco Codega (Pd) ha fatto una riflessione sulla maggior
produzione normativa dell'Esecutivo regionale rispetto
all'Assemblea legislativa, anche tenuto presente che il primo ha
a disposizione molte più risorse.
Oltre alla questione risorse, va sviluppato il discorso del ruolo
politico del Consiglio rispetto alla Giunta con un serio
confronto, altrimenti rimane pura giaculatoria - gli ha fatto eco
Renzo Liva (Pd).
Mi unisco a Pustetto - ha concluso Riccardi tirando le fila della
discussione - quando evidenzia come positivo il dato
dell'impugnazione delle leggi regionali da parte del Governo:
quando si fanno norme che reclamano autonomia rispetto al
centralismo che lo Stato vorrebbe, è positivo che ci impugnino
quanto legiferiamo, significa che stiamo facendo il nostro dovere
e non ci stiamo livellando.
Per cercare di rafforzare il mandato del Comitato, Riccardi ha
quindi suggerito di riportare al presidente del Consiglio, Franco
Iacop, quanto emerso dalla seduta odierna e stabilire insieme
come poter intervenire.
A chiusura dei lavori, il Comitato ha accolto un'ipotesi di
riformulazione della clausola valutativa prevista all'articolo 10
della proposta di legge sulla tutela della salute firmata dal
MoVimento 5 Stelle.
(immagini tv)