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Crpo: delegazione visita carcere femminile di Trieste

18.02.2015
11:20
(ACON) Trieste, 18 feb - RCM - Una delegazione della Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo FVG), presieduta da Annamaria Poggioli, si è recata in visita alla Casa circondariale di Trieste per testimoniare la vicinanza della Commissione a donne e uomini che vivono in un luogo particolarmente delicato della comunità.

Accolte dal comandante, Antonio Marrone, dalla responsabile dell'area pedagogica, Anna Bonuomo, dal sacerdote gesuita Silvio Alaimo, le commissarie sono state accompagnate lungo un percorso che è culminato nella sezione femminile della struttura carceraria, unica realtà detentiva regionale in cui sono recluse le donne.

Le detenute ci hanno accolte con favore - fa sapere la Poggioli - invitandoci a visitare le loro celle, in alcuni casi arricchite con oggetti che esse stesse producono nel corso di attività nei laboratori interni. Infatti, siamo state introdotte nei luoghi dove, sotto la guida di volontarie e volontari, in particolare dell'associazione "RETE DPI - Nodo di Trieste" , sono state coinvolte nel progetto d'inclusione sociale ReINcluse. Nell'ambito di quest'ultimo, realizzano lavori di cucito oppure dipingono o seguono corsi di formazione per apprendere la tecnica della ricostruzione delle unghie, utile per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro una volta scontata la pena.

Abbiamo molto apprezzate le aule dove si tengono corsi di alfabetizzazione, anche all'interno di progetti culturali encomiabili volti a evitare l'abbandono scolastico. Il luogo che ci ha particolarmente impressionate - continua la presidente della Crpo FVG - è stato, però, il laboratorio di panificazione che, seppure attrezzatissimo, attualmente è fuori uso per una serie di motivi tra cui la presunta concorrenza con realtà commerciali esterne. È evidente che se l'attività ripartisse, questo costituirebbe un ottimo incentivo per detenute e detenuti, anche in termini di formazione. La Commissione, pertanto, si è presa l'impegno di avviare contatti validi per rivitalizzare questa importante realtà produttiva.

Positiva, comunque, l'impressione che tutte le commissarie hanno avuto della struttura, apparsa pulita e ben organizzata, gestita in un clima disteso, con personale competente e umano. Particolarmente toccante il momento delle visite, in particolare di genitori, mogli, mariti e figli in ambienti resi il più possibile accoglienti, accettabili soprattutto da bambine e bambini.

L'intenzione della Crpo FVG - conclude la Poggioli - è sicuramente quella di mantenere costante il contatto con la realtà carceraria e, in particolare, di impegnarsi a individuare strategie per potenziare i percorsi formativi e per rilanciare l'attività di panificazione.