Crpo: delegazione visita carcere femminile di Trieste
(ACON) Trieste, 18 feb - RCM - Una delegazione della
Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo FVG),
presieduta da Annamaria Poggioli, si è recata in visita alla Casa
circondariale di Trieste per testimoniare la vicinanza della
Commissione a donne e uomini che vivono in un luogo
particolarmente delicato della comunità.
Accolte dal comandante, Antonio Marrone, dalla responsabile
dell'area pedagogica, Anna Bonuomo, dal sacerdote gesuita Silvio
Alaimo, le commissarie sono state accompagnate lungo un percorso
che è culminato nella sezione femminile della struttura
carceraria, unica realtà detentiva regionale in cui sono recluse
le donne.
Le detenute ci hanno accolte con favore - fa sapere la Poggioli -
invitandoci a visitare le loro celle, in alcuni casi arricchite
con oggetti che esse stesse producono nel corso di attività nei
laboratori interni. Infatti, siamo state introdotte nei luoghi
dove, sotto la guida di volontarie e volontari, in particolare
dell'associazione "RETE DPI - Nodo di Trieste" , sono state
coinvolte nel progetto d'inclusione sociale ReINcluse.
Nell'ambito di quest'ultimo, realizzano lavori di cucito oppure
dipingono o seguono corsi di formazione per apprendere la tecnica
della ricostruzione delle unghie, utile per un eventuale
inserimento nel mondo del lavoro una volta scontata la pena.
Abbiamo molto apprezzate le aule dove si tengono corsi di
alfabetizzazione, anche all'interno di progetti culturali
encomiabili volti a evitare l'abbandono scolastico. Il luogo che
ci ha particolarmente impressionate - continua la presidente
della Crpo FVG - è stato, però, il laboratorio di panificazione
che, seppure attrezzatissimo, attualmente è fuori uso per una
serie di motivi tra cui la presunta concorrenza con realtà
commerciali esterne. È evidente che se l'attività ripartisse,
questo costituirebbe un ottimo incentivo per detenute e detenuti,
anche in termini di formazione. La Commissione, pertanto, si è
presa l'impegno di avviare contatti validi per rivitalizzare
questa importante realtà produttiva.
Positiva, comunque, l'impressione che tutte le commissarie hanno
avuto della struttura, apparsa pulita e ben organizzata, gestita
in un clima disteso, con personale competente e umano.
Particolarmente toccante il momento delle visite, in particolare
di genitori, mogli, mariti e figli in ambienti resi il più
possibile accoglienti, accettabili soprattutto da bambine e
bambini.
L'intenzione della Crpo FVG - conclude la Poggioli - è
sicuramente quella di mantenere costante il contatto con la
realtà carceraria e, in particolare, di impegnarsi a individuare
strategie per potenziare i percorsi formativi e per rilanciare
l'attività di panificazione.