VI Comm: esame Cluster nazionale Trasporti Italia 2020
(ACON) Trieste, 19 feb - RCM/AB - La VI Commissione consiliare
regionale, presieduta da Franco Codega (Pd), ha esaminato e
accolto con parere favorevole unanime l'accordo di programma
sulle azioni di sviluppo e promozione del Cluster tecnologico
nazionale "Trasporti Italia 2020 - Mezzi e sistemi per la
mobilità di superficie terrestre e marina", sottoscritto dalla
nostra Regione e dalle Regioni Abruzzo, Campania, Emilia Romagna,
Liguria, Lombardia e Piemonte con il ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca (Miur).
Il Cluster tecnologico nazionale (Ctn) è una piattaforma per
l'aggregazione multiregionale di imprese, università, altre
istituzioni pubbliche o private di ricerca, altri soggetti anche
finanziari attivi nel campo dell'innovazione, focalizzato su uno
specifico ambito tecnologico e applicativo, idoneo a contribuire
alla competitività internazionale sia dei territori di
riferimento sia del sistema economico nazionale.
In questo caso, il Ctn Trasporti Italia 2020 ha l'obiettivo di
creare il collegamento tra le filiere modali di sviluppo dei
mezzi e sistemi per la mobilità su gomma, rotaia, vie d'acqua e
dell'intermodalità tra questi, al fine di generare linee guida
orientate ad approcci di sistema e mirate al recupero della
competitività del "Made in Italy". Il Cluster opererà in coerenza
con la programmazione comunitaria, con particolare riferimento
alla strategia Europa 2020 nello specifico ambito settoriale
della ricerca (Horizon 2020).
Esso impegna le Regioni, ciascuna nell'ambito delle proprie
competenze e del proprio territorio, a mettere a disposizione le
rispettive strutture a supporto delle aggregazioni
pubblico-private regionali di riferimento del Cluster.
Il programma ha una dotazione finanziaria di 3.6 milioni di euro
da parte del Miur; le Regioni integrano questa quota con proprie
risorse a favore delle loro strutture individuate. La Regione
Friuli Venezia Giulia è impegnata con 150.000 euro complessivi
nel triennio 2014-2016, 14.000 dei quali per il primo anno e la
restante parte ripartita in parti uguali nei due anni successivi.