Garante diritti persona: precisazioni uso velo islamico in classe
(ACON) Trieste, 20 feb - COM/RCM - Con riferimento alle
polemiche politiche sollevate dopo l'intervento del Garante
regionale dei diritti della persona - componente con funzioni di
garanzia per le persone a rischio di discriminazione, Walter
Citti, riguardo alla circolare emanata dal dirigente scolastico
dell'Istituto tecnico Malignani di Cervignano sulla questione del
velo islamico, il Garante regionale dei diritti della persona,
Fabia Mellina Bares, precisa quanto segue:
"Non corrisponde al vero quanto dichiarato da alcuni esponenti
politici del Consiglio regionale del FVG e riportato dalla
stampa, che il Garante regionale avrebbe minacciato di avviare
un'azione giudiziaria nei confronti del dirigente scolastico di
Cervignano.
"Nel suo parere, il Garante regionale contro le discriminazioni
ha semplicemente ricordato che la proibizione a indossare il velo
islamico nelle modalità che copra anche solo parzialmente il viso
dell'alunna (il c.d. hijab) non è legittima in quanto tale
proibizione non è sorretta da una norma di legge, pertanto una
tale restrizione al principio della libera manifestazione
esteriore del proprio credo religioso costituisce una violazione
dei principi di libertà individuale affermati dalla Carta
costituzionale e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Di conseguenza, una tale restrizione avrebbe determinato una
discriminazione religiosa che la parte lesa, la famiglia di
un'allieva interessata ovvero l'allieva medesima se maggiorenne,
avrebbe potuto impugnare dinanzi al giudice civile.
"Il Garante regionale dei diritti della persona ricorda, infatti,
che la normativa istitutiva (legge regionale n. 9 del 2014)
assegna all'Organo di Garanzia il compito di segnalare alle
autorità competenti situazioni di violazione dei diritti alla non
discriminazione, senza che vi sia alcuna possibilità di impugnare
atti o comportamenti dinanzi all'autorità giudiziaria;
prerogativa questa che spetta esclusivamente alle parti lese o
alle associazioni legittimate ad agire.
"Il Garante regionale dei diritti della persona ha, infatti,
inviato il proprio parere all'Ufficio scolastico regionale e alla
direzione didattica di Cervignano in piena conformità al proprio
mandato, stabilito dalla LR 9/2014, ed esprime apprezzamento per
la scelta dell'Ufficio scolastico medesimo che ha inteso
diffondere il parere alle direzioni didattiche delle scuole di
ogni ordine e grado della regione, a ulteriore dimostrazione
della qualità e della fondatezza delle osservazioni che vi sono
contenute.
"Il Garante regionale per i diritti della persona esprime,
infine, apprezzamento per la scelta del dirigente scolastico
della Bassa Friulana di ritirare la contestata circolare."