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Garante diritti persona: precisazioni uso velo islamico in classe

20.02.2015
16:09
(ACON) Trieste, 20 feb - COM/RCM - Con riferimento alle polemiche politiche sollevate dopo l'intervento del Garante regionale dei diritti della persona - componente con funzioni di garanzia per le persone a rischio di discriminazione, Walter Citti, riguardo alla circolare emanata dal dirigente scolastico dell'Istituto tecnico Malignani di Cervignano sulla questione del velo islamico, il Garante regionale dei diritti della persona, Fabia Mellina Bares, precisa quanto segue:

"Non corrisponde al vero quanto dichiarato da alcuni esponenti politici del Consiglio regionale del FVG e riportato dalla stampa, che il Garante regionale avrebbe minacciato di avviare un'azione giudiziaria nei confronti del dirigente scolastico di Cervignano.

"Nel suo parere, il Garante regionale contro le discriminazioni ha semplicemente ricordato che la proibizione a indossare il velo islamico nelle modalità che copra anche solo parzialmente il viso dell'alunna (il c.d. hijab) non è legittima in quanto tale proibizione non è sorretta da una norma di legge, pertanto una tale restrizione al principio della libera manifestazione esteriore del proprio credo religioso costituisce una violazione dei principi di libertà individuale affermati dalla Carta costituzionale e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Di conseguenza, una tale restrizione avrebbe determinato una discriminazione religiosa che la parte lesa, la famiglia di un'allieva interessata ovvero l'allieva medesima se maggiorenne, avrebbe potuto impugnare dinanzi al giudice civile.

"Il Garante regionale dei diritti della persona ricorda, infatti, che la normativa istitutiva (legge regionale n. 9 del 2014) assegna all'Organo di Garanzia il compito di segnalare alle autorità competenti situazioni di violazione dei diritti alla non discriminazione, senza che vi sia alcuna possibilità di impugnare atti o comportamenti dinanzi all'autorità giudiziaria; prerogativa questa che spetta esclusivamente alle parti lese o alle associazioni legittimate ad agire.

"Il Garante regionale dei diritti della persona ha, infatti, inviato il proprio parere all'Ufficio scolastico regionale e alla direzione didattica di Cervignano in piena conformità al proprio mandato, stabilito dalla LR 9/2014, ed esprime apprezzamento per la scelta dell'Ufficio scolastico medesimo che ha inteso diffondere il parere alle direzioni didattiche delle scuole di ogni ordine e grado della regione, a ulteriore dimostrazione della qualità e della fondatezza delle osservazioni che vi sono contenute.

"Il Garante regionale per i diritti della persona esprime, infine, apprezzamento per la scelta del dirigente scolastico della Bassa Friulana di ritirare la contestata circolare."