News


SEL: Lauri, no a istituzione "Fieste de Patrie dal Friul"

25.02.2015
16:38
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/AB - "Nella IX Legislatura tutta la sinistra è stata protagonista del lungo e complesso percorso intrapreso da questa Regione per la costruzione della propria identità multiculturale. E nel centrosinistra tutti lo difendiamo. Negli anni 2000, con la proposta di modifica dello Statuto della Regione e con la legge sul friulano, il legislatore regionale ha dato un contributo determinante nel porre per il Friuli Venezia Giulia le basi culturali di un'identità plurale, valorizzando le lingue regionali come elemento vivo di una cultura aperta di relazione tra i popoli europei, del Paese e della stessa regione e la diversità espressiva: ora sarebbe un errore fare un passo indietro con una legge che istituisce la festa della "Patrie dal Friul" ed esalta, anche sotto il profilo simbolico, concetti come la tradizione e l'identità di una sola delle comunità linguistiche regionali richiamando più ad atteggiamenti di chiusura culturale anzichè di apertura e valorizzazione dell'unità regionale".

Lo ha affermato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in V Commissione in occasione dell'esame della proposta di legge 43 "Istituzion della Fieste de Patrie dal Friul", manifestandone la propria contrarietà.

"Questo provvedimento, insieme ad altri atti che vanno in direzione opposta a quel processo condiviso e costruito faticosamente negli anni, come ad esempio la mozione che vorrebbe cambiare il nome ufficiale delle Regione in "Friuli e Trieste", assecondano un'offensiva culturale identitaria che rischia di indebolire la specialità invece di difenderla dalle forti spinte neocentraliste in atto a livello nazionale e può contribuire a una frammentazione dell'unità politica e istituzionale del Friuli Venezia Giulia che cova sotto la cenere e che renderebbe molto più difficile la difesa della specialità e dell'autonomia regionale".

"Oltre agli aspetti simbolici e culturali - ha concluso Lauri - per la celebrazione di questa ricorrenza la legge prevede l'erogazione di contributi per festeggiamenti, bandiere, borse di studio e costi non indifferenti. Si prevede infatti la distribuzione di risorse a tutti i 170 Comuni riconosciuti dalla legge 482 come appartenenti alla comunità friulanofona e a tutti gli uffici pubblici ricadenti nel loro territorio. Al di là della valutazione sull'opportunità di attivare nuove spese in questo delicatissimo momento di crisi economica, va detto chiaramente che queste risorse saranno sottratte a leggi che già esistono e che danno importanti contributi per lo sviluppo e la valorizzazione delle lingue della regione."