SEL: Lauri, no a istituzione "Fieste de Patrie dal Friul"
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/AB - "Nella IX Legislatura tutta
la sinistra è stata protagonista del lungo e complesso percorso
intrapreso da questa Regione per la costruzione della propria
identità multiculturale. E nel centrosinistra tutti lo
difendiamo. Negli anni 2000, con la proposta di modifica dello
Statuto della Regione e con la legge sul friulano, il legislatore
regionale ha dato un contributo determinante nel porre per il
Friuli Venezia Giulia le basi culturali di un'identità plurale,
valorizzando le lingue regionali come elemento vivo di una
cultura aperta di relazione tra i popoli europei, del Paese e
della stessa regione e la diversità espressiva: ora sarebbe un
errore fare un passo indietro con una legge che istituisce la
festa della "Patrie dal Friul" ed esalta, anche sotto il profilo
simbolico, concetti come la tradizione e l'identità di una sola
delle comunità linguistiche regionali richiamando più ad
atteggiamenti di chiusura culturale anzichè di apertura e
valorizzazione dell'unità regionale".
Lo ha affermato Giulio Lauri, capogruppo di Sinistra Ecologia
Libertà in Consiglio regionale, intervenendo in V Commissione in
occasione dell'esame della proposta di legge 43 "Istituzion della
Fieste de Patrie dal Friul", manifestandone la propria
contrarietà.
"Questo provvedimento, insieme ad altri atti che vanno in
direzione opposta a quel processo condiviso e costruito
faticosamente negli anni, come ad esempio la mozione che vorrebbe
cambiare il nome ufficiale delle Regione in "Friuli e Trieste",
assecondano un'offensiva culturale identitaria che rischia di
indebolire la specialità invece di difenderla dalle forti spinte
neocentraliste in atto a livello nazionale e può contribuire a
una frammentazione dell'unità politica e istituzionale del Friuli
Venezia Giulia che cova sotto la cenere e che renderebbe molto
più difficile la difesa della specialità e dell'autonomia
regionale".
"Oltre agli aspetti simbolici e culturali - ha concluso Lauri -
per la celebrazione di questa ricorrenza la legge prevede
l'erogazione di contributi per festeggiamenti, bandiere, borse di
studio e costi non indifferenti. Si prevede infatti la
distribuzione di risorse a tutti i 170 Comuni riconosciuti dalla
legge 482 come appartenenti alla comunità friulanofona e a tutti
gli uffici pubblici ricadenti nel loro territorio. Al di là della
valutazione sull'opportunità di attivare nuove spese in questo
delicatissimo momento di crisi economica, va detto chiaramente
che queste risorse saranno sottratte a leggi che già esistono e
che danno importanti contributi per lo sviluppo e la
valorizzazione delle lingue della regione."