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Pd: Shaurli e Cremaschi su approvazione legge Dat

03.03.2015
17:57
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - "L'approvazione del registro regionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (Dat) è una scelta che rivendichiamo con orgoglio. La strada per recuperare il ritardo dell'Italia sul tema dei diritti è ancora molto lunga, ma oggi questa Regione ha dato un segnale importante: non si obbliga e non si impone, ma si dà la possibilità di comunicare al sistema sanitario e soprattutto ai propri cari la propria volontà".

È il commento del capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli intervenuto in Consiglio nella discussione della legge sull'istituzione del Dat. Shaurli si è detto "orgoglioso come legislatore di questa scelta e del segnale forte che diamo. Ma anche come cittadino, convinto di non essere il solo, sono oggi più sereno".

Questa legge, spiega inoltre la relatrice di maggioranza Silvana Cremaschi "offre ai cittadini la possibilità, non l'obbligo, di segnalare le proprie volontà rispetto a interventi invasivi nel momento in cui non si sia in grado di esprimerlo verbalmente. Di fatto si tratta di un ampliamento della pratica del consenso informato, già richiesto per legge che riconosce la dignità della persona e il suo diritto a esprimere il proprio volere uscendo da un concetto paternalistico".

E ancora "non bisogna però confondere le Dat con l'eutanasia, con i livelli essenziali di assistenza (Lea) e i percorsi terapeutico - assistenziali nel fine vita" chiarisce la consigliera Cremaschi.

Infine, spiega che "la legge offre la possibilità di dichiarare il consenso alla donazione post mortem di propri organi o tessuti ottemperando a quanto richiesto dalla legge 91/1999 che afferma che i cittadini, ricevuta la richiesta di manifestazione delle proprie volontà e le adeguate informazioni, sono tenuti a dichiarare la propria libera volontà in ordine alla donazione di organi o di tessuti del proprio corpo successivamente alla morte".