Pd: Shaurli e Cremaschi su approvazione legge Dat
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - "L'approvazione del registro
regionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario
(Dat) è una scelta che rivendichiamo con orgoglio. La strada per
recuperare il ritardo dell'Italia sul tema dei diritti è ancora
molto lunga, ma oggi questa Regione ha dato un segnale
importante: non si obbliga e non si impone, ma si dà la
possibilità di comunicare al sistema sanitario e soprattutto ai
propri cari la propria volontà".
È il commento del capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli
intervenuto in Consiglio nella discussione della legge
sull'istituzione del Dat. Shaurli si è detto "orgoglioso come
legislatore di questa scelta e del segnale forte che diamo. Ma
anche come cittadino, convinto di non essere il solo, sono oggi
più sereno".
Questa legge, spiega inoltre la relatrice di maggioranza Silvana
Cremaschi "offre ai cittadini la possibilità, non l'obbligo, di
segnalare le proprie volontà rispetto a interventi invasivi nel
momento in cui non si sia in grado di esprimerlo verbalmente. Di
fatto si tratta di un ampliamento della pratica del consenso
informato, già richiesto per legge che riconosce la dignità della
persona e il suo diritto a esprimere il proprio volere uscendo da
un concetto paternalistico".
E ancora "non bisogna però confondere le Dat con l'eutanasia, con
i livelli essenziali di assistenza (Lea) e i percorsi terapeutico
- assistenziali nel fine vita" chiarisce la consigliera Cremaschi.
Infine, spiega che "la legge offre la possibilità di dichiarare
il consenso alla donazione post mortem di propri organi o tessuti
ottemperando a quanto richiesto dalla legge 91/1999 che afferma
che i cittadini, ricevuta la richiesta di manifestazione delle
proprie volontà e le adeguate informazioni, sono tenuti a
dichiarare la propria libera volontà in ordine alla donazione di
organi o di tessuti del proprio corpo successivamente alla morte".