AR: Revelant, non depotenziare laurea in scienze motorie
(ACON) Trieste, 4 mar - COM/MPB - "La recente proposta
dell'assessore Torrenti sulla professionalizzazione dei
responsabili dei centri in cui si fa attività motoria, da
inserire nella prossima legge sullo sport, di fatto depotenzia il
ruolo e le funzioni di chi si iscrive, studia per anni, investe
ingenti risorse economiche e temporali per laurearsi in scienze
motorie".
Ad intervenire è il consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, Roberto Revelant, contrario alla proposta della
Giunta Serracchiani.
"Sebbene siano condivisibili gli obiettivi sulla sicurezza nelle
palestre, di certo non lo è la soluzione anticipata, che di fatto
intende parificare chi fa anni di studi laureandosi in scienze
motorie a chi invece partecipa a qualche ora di corso specifico
organizzato dalla Federazione italiana pesistica.
"Con spirito costruttivo - continua Revelant - invito invece
l'assessore, nella scrittura del testo, a guardare quello che per
esempio è stato fatto in altre regioni, per esempio la Sicilia,
dove l'assistenza alle attività fisico-motorie per la salute è
svolta da soggetti in possesso della laurea in Scienze motorie o
del diploma ISEF, che possono essere coadiuvati da istruttori
formati con corsi tenuti da federazioni sportive riconosciute dal
CONI, e per le discipline ricadenti nell'ambito di tali
federazioni.
"Piuttosto, se il problema esiste ed esiste senz'altro, oltre al
censimento delle strutture, a opera della Regione si faccia una
verifica di quanti siano i laureati non occupati o chi lo è a
tempo parziale o chi ha dovuto per sopravvivere accettare magari
un lavoro che nulla ha a che vedere con il percorso di studio, ed
offriamo a questi una possibilità di occupazione.
"Non vorrei che l'introduzione di questi nuovi patentini -
conclude Revelant - diventassero un ulteriore stimolo perché
altri ragazzi laureati in scienze motorie fossero costretti a
trasferirsi all'estero, non vedendosi riconoscere le proprie
competenze nel Paese d'origine".