VI Comm: audizione su formazione professionale in FVG
(ACON)Trieste, 9 mar - MPB - La situazione della formazione
professionale in Friuli Venezia Giulia all'attenzione della VI
Commissione regionale - presidente Franco Codega (Pd) - che ha
sentito in audizione gli enti di formazione che partecipano al
Progetto Garanzia Giovani, rivolto a chi non ha ancora trent'anni
e che ha come obiettivo combattere la disoccupazione e
l'inattività giovanile. Un primo incontro - ha tenuto a
sottolineare Codega - teso anche a raccogliere suggerimenti sulle
possibilità di migliorare l'attuazione del progetto e proposte
nella prospettiva di una riforma del settore.
Dalla voce dei rappresentanti di ENAIP, IAL, CIVIFORM, IRES,
CONFAP (che riunisce 11 enti di matrice cristiana), ENFAP,
cooperativa CRAMARS, Formindustria e Scuola Edile di Trieste,
anche gli effetti di quel Progetto Pipol che in Friuli Venezia
Giulia, oltre alla dimensione propria di Garanzia Giovani,
comprende anche quella dell'occupabilità, rivolta a chi ha
superato i 30 anni.
I dati sulla situazione occupazionale riferiti a 15 enti su 42
che applicano il contratto della Formazione professionale, tra
l'altro mostrano dal 2012 al 2014 il dimezzamento degli occupati
a tempo indeterminato e dei contratti a progetto e le difficoltà
che gli enti affrontano e che dovranno fronteggiare con la
programmazione del Progetto Pipol a pieno regime. Progetto i cui
dati al 28 febbraio scorso - declinati poi a livello delle
singole province - vedono complessivamente coinvolte, con un
piano individuale, 8960 persone; di queste, 6300 sono state
prese in carico dalle quattro ATI (le associazioni provinciali di
enti che fanno formazione; 3300 di loro stanno seguendo un corso,
mentre delle altre 3000, considerate "disperse", il 21% ha già
trovato lavoro.
In questo anno di crisi il dato è la sospensione della
programmazione formativa. Non basta che l'attività riparta, ciò
deve avvenire - è stato detto - in modo sostenibile, ed il
riferimento è stato soprattutto ai costi standard fermi al 2010
che non reggono più l'equilibrio economico degli enti. Occorre
evitare doppioni tra sistema formativo, istruzione orientamento,
cercare integrazioni, specializzare la formazione, introdurre
una valutazione dei progetti formativi per quanto riguarda i
risultati, rendere più flessibile la possibilità di laboratori
presso le imprese, monitorare strettamente obiettivi e risultati
collegandosi anche a Rilancimpresa. Valutare anche l'opportunità
di dare agli enti di formazione possibilità di inserimenti
lavorativo ai propri utenti.
Temi su cui si sono inserite le domande e gli approfondimenti dei
consiglieri, con Novelli (FI) che ha chiesto chiarimenti sui
ritorni del dopo formazione, sulla dispersione e sui tirocini che
ovviamente coinvolgono anche le imprese, mentre Pustetto (SEL) ha
insistito sulle percentuali di frequentanti e occupati e
sull'orientamento; sulle aspettative dei giovani e le loro idee
su nuovi lavori non contemplati dalla proposte formative è
intervenuta Cremaschi (Pd), mentre Sibau (AR) si è soffermato
sulla gestione dei corsi in rapporto alle nuove regole delle
assunzioni. Infine lo stesso presidente Codega si è informato in
merito ai costi standard e alla necessità di semplificare la
rendicontazione.
Per tutti la curiosità di sapere cosa abbiano fatto i giovani
negli ultimi 12 mesi per trovare lavoro. Da un'indagine collegata
a Pipol di cui è stato dato conto risulta che hanno presentato
in media 2 curriculum al mese, che negli ultimi sei mesi hanno
sostenuto un colloquio che non ha dato esiti positivi, e sulle
ragioni del risultato negativo oltre alla scarsa conoscenza
dell'offerta, il 32% ha indicato una preparazione inadatta e non
spendibile, il 20% ha rinunciato a cercare lavoro e il 19% si è
posto l'interrogativo di come cercare-trovare lavoro.
Da ciò emerge - è stato evidenziato - che dopo aver imparato
qualcosa con Pipol molti si sentono abbandonati: occorre allora
costruire una fase ulteriore che aiuti a imparare appunto a
cercare lavoro.
Inoltre, occorrono misure economiche per l'accompagnamento,
attestati di qualifica effettivamente spendibili, un orientamento
permanente e non solo scolastico, punti sui quali la formazione
può dare un importante contributo.
(immagini tv)