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III Comm: audizione Garante persone private di libertà personale

10.03.2015
18:42
(ACON) Trieste, 10 mar - MPB - Dati e situazione nelle carceri del Friuli Venezia Giulia sono stati presentati in III Commissione - presidente Franco Rotelli (Pd) - nell'audizione del Garante regionale dei diritti della persona, con funzioni di garanzia delle persone private della libertà personale, Pino Roveredo, sulla scorta delle visite, compiute una o due volte al mese dal momento della sua nomina, nei vari istituti di pena.

Sopralluoghi di cui ha riferito a partire dal carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, dove dei circa 200 detenuti il 30% sconta l'ergastolo ostativo nella nella certezza di una pena senza fine e dove sono presenti persone trasferite anche da oltre 800 chilometri di distanza con evidenti problemi per le visite dei congiunti. Per tutti si pone il problema di poter svolgere una attività lavorativa che - è dimostrato dai dati registrati in altre esperienze - riduce i numeri di chi torna a delinquere.

Un forno per la lavorazione del pane era attivo nel carcere di Trieste, 180 detenuti, compresa l'unica sezione femminile del Friuli Venezia Giulia; poi venne chiuso per una protesta del Consorzio dei panettieri che temevano la concorrenza; i macchinari sono nuovi e inutilizzati.

A Udine i detenuti sono 200, mentre pochissimi sono gli ospiti del carcere di Gorizia perchè in fase di ristrutturazione; nell'insieme situazioni di vivibilità abbastanza simili in questi capoluoghi, mentre "la nostra vergogna - ha detto Roveredo - è il carcere di Pordenone, che continuerà a esistere perchè il progetto del carcere di San Vito è bloccato". A Pordenone c'è il reparto protetti (autori di atti di violenze sessuali e altri reati): queste persone, prive di sostegno psicologico (a operare c'è una sola psicologa) escono così come sono entrate; questa è una delle mancanze, oltre alla invivibilità dell'edificio che ospita un centinaio di detenuti: qui - ha sottolineato il Garante - il sovraffollamento costa più che altrove per gli spazi davvero ristretti e la carenza delle strutture. Ci eravamo posti l'obiettivo di occuparci anche delle vittime di reato, che soffrono il trauma sul piano sia fisico che psicologico - ha spiegato Roveredo raccontando di essere riuscito, su una decina di casi affrontati, a far incontrare cinque vittime con gli autori del reato.

Altre informazioni fornite alla Commissione riguardano i casi che hanno ottenuto lo stato alternativo alla detenzione, la situazione sanitaria, l'incompatibilità al carcere che riguarda molte persone e che andrebbe affrontata diversamente.

Per il Garante è ottimo il rapporto sviluppatosi con i magistrati di sorveglianza, non manca la disponibilità alla creazione di lavori utili per consentire ai detenuti di essere collocati nel mercato del lavoro una volta usciti: ci sono contatti con Confartigianato in tal senso - ha detto annunciando un convegno il 14 aprile prossimo a Trieste con i Garanti e al quale si auspica la presenza del ministro di Grazia e Giustizia.

Da parte dei consiglieri diverse domande di approfondimento: Rotelli in merito alle misure alternative e alle possibilità di lavoro al termine della pena; Bagatin (Pd) sul carcere di Pordenone e sulle possibilità di promuovere lavori utili come cucinare per gli stessi detenuti; Codega (Pd) sul carcere di Tolmezzo, sulla vicenda della panetteria interna a Trieste e sull'importanza di un sostegno da parte delle istituzioni, perchè al di là di produrre e vendere, l'importante è far imparare un mestiere. Per Novelli (FI) alla figura del Garante per le le persone private della libertà si dovrebbe affiancare anche quella del Garante delle vittime di reati, perchè spesso senza risarcimenti e abbandonate a se stesse; chiarimenti chiesti anche in merito ai tempi di dentenzione e come sono suddivisi i detenuti all'interno delle carceri. E infine, anche da Pustetto (SEL) la questione del sovraffollamento, delle condizioni obsolete delle carceri, del lavoro che riduce le possibilità di delinquere nuovamente, la possibilità di affrontare le problematiche con una programmazione diversa da quella statale.

(immagini tv)