M5S: Sergo, no a strozzatura dei pozzi artesiani della Bassa
(ACON)Trieste, 11 mar - COM/MPB - "Oggi sono stati ascoltati in
IV Commissione i primi firmatari delle petizioni presentate il 16
dicembre scorso in Consiglio regionale sul tema della strozzatura
dei pozzi artesiani della bassa pianura friulana. In un anno
molte cose sono successe ma un fatto rimane inalterato: la Giunta
Serracchiani non ha voluto ascoltare né i cittadini, né i
sindaci, né i consiglieri regionali che in maniera bipartisan si
sono fatti portavoce di un sentire popolare tanto chiaro quanto
inattaccabile".
Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale,
Cristian Sergo, punta ancora una volta il dito contro l'esecutivo
regionale.
"Già un anno fa, come MoVimento 5 Stelle, avevamo sollevato le
nostre perplessità sulla strozzatura delle fontane in IV
Commissione, ma eravamo convinti che il dialogo e il confronto
con cittadini e sindaci della Bassa sarebbero stati sufficienti a
far cambiare idea alla giunta. Invece, dopo dodici mesi, il
famigerato articolo 50 è stato sì cambiato, ma in peggio -
attacca Sergo -. Non crediamo sia sufficiente stralciare solo un
comma del nuovo articolato per risolvere la situazione. È tutto
il testo che va rivisto e corretto. Così come - aggiunge - va
rivisto l'articolo che vorrebbe installare i misuratori della
portata prelevata (leggasi contatori) su tutti i punti di
prelievo della Regione.
"Oggi c'è anche un elemento in più da tenere in considerazione:
sono gli stessi sindaci a mettere in discussione persino i metodi
scientifici utilizzati dalla Regione per avvalorare le proprie
tesi e chiedono che le analisi siano effettuate da altri soggetti
- sottolinea il portavoce M5S -. Così come si chiede - sulla scia
di una nostra proposta - che al tavolo di lavoro sulla
strozzatura dei pozzi siano presenti anche i Comitati della Bassa
Friulana.
"Inoltre, chiediamo al presidente del Cato, nonché sindaco di
Fiumicello, Ennio Scridel, che venga tolto dal Piano d'ambito del
Cato il progetto di estendere l'acquedotto anche nei comuni della
Bassa Friulana che oggi ne sono sprovvisti, in quanto
usufruiscono dei pozzi artesiani come unica fonte di
approvvigionamento. Lo stesso sindaco ha dichiarato che tale
opera non ha senso e non è economicamente sostenibile - rimarca
Sergo -. Allora non capiamo perché debba essere presente nel
Piano d'ambito.
"Se è vero che tale opera non verrà mai costruita fintanto che il
Cafc rimarrà gestore, è altresì vero che in caso di cambio di
gestione e di arrivo di qualche multiutility (magari emiliana che
ha già acquisito altri gestori in Regione) questa garanzia
verrebbe meno. Il tutto - propone il consigliere pentastellato -
può essere risolto con una variante al piano e una cancellazione
dell'opera dal piano degli investimenti.
"Se davvero non ci sono altri interessi in ballo - conclude Sergo
-, non capiamo cosa stia aspettando la Giunta regionale per fare
ciò che agli occhi di tutti appare come la scelta più logica.
Ribadiamo pertanto la nostra contrarietà allo spreco della
risorsa idrica, ma questo si può ottenere lo stesso senza dover
strozzare tutte le fontane anche quelle a uso domestico, con le
gravi conseguenze, anche ambientali, che ne potrebbero derivare".