CR: sì alla festa della Patria del Friuli, fine lavori (5)
(ACON) Trieste, 17 mar - RCM - Il Consiglio regionale ha chiuso
i lavori approvando con voti trasversali la legge che istituisce
la "Fieste de patrie dal Friûl". In favore si sono dichiarati in
29, 7 gli astenuti e altrettanti i contrari: sì della presidente
Serracchiani e dell'assessore Vito; dei consiglieri del Pd ad
eccezione di Ukmar che ha dichiarato la sua non partecipazione al
voto, la Bagatin e la Da Giau astenute; dei Cittadini, ma Edera
contro; dei componenti il Gruppo misto; della Bianchi sebbene gli
altri quattro del M5S abbiano votato astensione; di FI, ma con
Marini che ha detto no; di NCD, anche se Ciriani, espressione di
AN-FdI ma comunque facente parte del gruppo, ha votato contro; di
Revelant e Sibau (AR), ma il collega Dipiazza è stato contrario e
Santarossa si è astenuto.
Non pochi i ripensamenti, per lo più trasversali, alle iniziali
disposizioni della proposta di legge sulla festa del Friuli, a
cominciare dall'abrogazione dell'articolo 2 in quanto limitava la
sua applicazione ai soli Comuni dove la lingua friulana è parlata
per tradizione.
Inoltre, la bandiera del Friuli potrà essere esposta - dunque si
rimarca che non sussiste alcun obbligo - all'esterno degli enti
locali e delle sedi distaccate della Regione, la quale fornirà
gratuitamente una bandiera agli enti locali che ne faranno
richiesta al fine di esporla. I fondi stanziati, 10.000 euro una
tantum per il 2015.
I Comuni potranno adeguare i loro statuti alla presente legge e
avere particolare riguardo alle attività scolastiche che
coinvolgano i giovani nelle tematiche dell'autonomia e
dell'identità. Tali attività potranno fare riferimento a percorsi
didattici specifici, non escludendo l'utilizzo delle nuove
tecnologie mediatiche. Le borse di studio non saranno limitate
agli studenti friulani, ma andranno a tutti gli studenti del
Friuli Venezia Giulia distintisi nell'elaborazione delle
tematiche dell'autonomia, della lingua, della storia e delle
prospettive di sviluppo delle comunità friulane. Quanto ai fondi,
si parla di 70.000 euro in tutto per il 2016, di cui 20.000
saranno stornati dal capitolo dell'Agenzia regionale per la
lingua friulana (Arlef) e 50.000 dal capitolo delle Pro Loco
(dunque non nuovi fondi - è stato spiegato -, ma un indirizzo
specifico di spesa in tal senso. Ma i contrari non hanno mancato
di sottolineare che ci sono ben altre feste a cui si è negato
ogni contributo).
Sarà l'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale - e non la
Giunta - a deliberare i provvedimenti di attuazione della legge,
la quale sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione
in italiano e in friulano.
Il peso della legge è stato ingigantito - aveva avuto modo di
dire Edera (Citt) annunciando che avrebbe votato contro, ovvero
in difformità dal suo gruppo. Apprezzo la coerenza dei
proponenti, ma il provvedimento contiene termini divisivi.
Ukmar (Pd), dichiarando la propria non partecipazione alla
votazione, aveva parlato di rispetto per le genti friulane e per
questo non esprimeva una contrarietà esplicita, ma si era detto
preoccupato che si stesse andando verso la proporzionale etnica.
Nel testo si parla di "popolo friulano" - aveva detto -, perciò
andate oltre la Costituzione.
Paviotti (Citt) aveva difeso la norma affermando che non divide
il territorio e che semplicemente il 3 aprile 1077 è una data
meritevole di essere ricordata.
La Da Giau (Pd) aveva giustificato il voto di astensione perché
non le piace sentir parlare di identità ma di vocazione. La legge
non sarà origine di divisioni, ma non porterà maggiore unione. Ci
sono aspetti contraddittori, come effettivamente l'espressione
"popolo friulano" nel primo articolo.
Altro voto difforme dal gruppo, quello di Marini (FI), che
ritiene la legge occasione di divisioni all'interno del
territorio. Non va enfatizzata, però dobbiamo tutti fare uno
sforzo, dopo 50 anni - aveva aggiunto -, per capire che le
ragioni per stare uniti, in Friuli Venezia Giulia, sono di
carattere politico, di identità e storiche.
Correlati alla legge, tre ordini del giorno che impegnano la
Giunta, rispettivamente, ad attivare in Consiglio regionale un
servizio postale temporaneo per l'emissione, il 3 aprile
prossimo, di un annullo speciale filatelico dedicato alla "Fieste
de patrie dal Friûl" (Piccin e Violino Gruppo Misto, Novelli di
FI); a valorizzare la funzione delle Università del FVG nello
studio della storia del territorio regionale e dei processi che
hanno portato alla identità regionale (Zecchinon e Martines del
Pd, Piccin); a sostenere le iniziative scolastiche per la
promozione dell'insegnamento della storia del FVG con particolare
riguardo agli sviluppi che hanno portato questa regione a
differenziarsi dal resto d'Italia (M5S, Violino, Piccin,
Martines).
(immagini tv)
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