M5S:Sergo,Mercatone1,i politici incontrino i lavoratori e chiedano scusa
(ACON)Trieste, 21 mar - COM/MPB - "I politici regionali e
nazionali di Pd, Pdl e Lega Nord (Scelta civica si è già sciolta)
farebbero bene a incontrare i lavoratori di Reana del Rojale che
questa mattina hanno scioperato manifestando davanti al loro
punto vendita contro la scelta della ditta di avviare
un'ulteriore svendita".
Il portavoce pentastellato in Consiglio regionale, Cristian
Sergo, continua la battaglia del MoVimento 5 Stelle Fvg contro le
liberalizzazioni selvagge del commercio che hanno permesso il
proliferare dei centri commerciali nel Friuli Venezia Giulia,
dando vita a una concorrenza non più sostenibile dalle altre
attività imprenditoriali.
"Come sanno bene i nostri elettori, sono due anni che ci battiamo
contro gli allargamenti dei centri commerciali e contro le
liberalizzazioni del governo Monti. Due anni fa, poche settimane
dopo il nostro insediamento, avevamo chiesto alla Giunta
Serracchiani di non approvare il raddoppio dell'Outlet Village di
Palmanova. All'epoca la politica rispose che non si poteva fare
nulla - sottolinea Sergo -. Oggi invece si fanno annunci tardivi
in senso contrario.
"Un anno e mezzo fa avevamo chiesto che venissero cancellate le
norme che han permesso ai centri commerciali di rimanere aperti 7
giorni su 7 e, volendo, anche ventiquattro ore al giorno. Il caso
del Mercatone Uno - incalza il portavoce M5S - è la dimostrazione
del fallimento del "sempre aperto". Infatti, come gli altri
venditori di mobili il negozio di Reana, ancor prima del Decreto
Salva Italia di Monti, poteva rimanere aperto anche la domenica.
"Solo un mese fa con una interrogazione scritta - conclude Sergo
- abbiamo chiesto alla Giunta Serracchiani di occuparsi di questa
vicenda stando al fianco dei lavoratori che stanno vivendo una
situazione drammatica. Dopo due giorni c'è stata la pronta
risposta dell'assessore Panariti. Ora però dopo la decisione di
mettere in "Svendita" solo alcuni negozi, tra cui quello di
Reana, a questi lavoratori non servono annunci e pacche sulla
spalla, servono le scuse per le politiche sbagliate dei propri
partiti (ovviamente non solo in Regione) e risposte certe per un
futuro tutt'altro che roseo. In questo contesto, la cosa che fa
più male è il silenzio dell'assessore al Commercio".