Giornata mondiale razzismo: Cargnelutti a convegno Garante
(ACON) Trieste, 23 mar - MPB - Celebrata a Pordenone,
nell'Auditorium della sede della Regione, la Giornata mondiale
contro il razzismo con un incontro rivolto in particolare alle
scuole e organizzato dai Garanti regionali dei diritti della
persona per dare spazio a riflessioni e testimonianze che hanno
riguardato soprattutto l'attualità del momento storico.
Una situazione a cui ha fatto riferimento il vicepresidente del
Consiglio regionale Paride Cargnelutti, che ha portato il saluto
dell'Assemblea sottolineando il valore dell'iniziativa promossa
dai Garanti e tesa a sensibilizzare i giovani rispetto a
pregiudizi e luoghi comuni e a comprendere profondamente le
dinamiche del fenomeno e le sue diverse manifestazioni.
In uno scenario da III Guerra mondiale lo spostamento di popoli
in atto crea un'emergenza che deve impegnare le istituzioni a
ogni livello perchè - ha sottolineato Cargnelutti - sono
soprattutto questi i contesti in cui oggi maturano nuovi semi di
razzismo e si manifestano i comportamenti discriminatori e
intolleranti. In questa stagione di esodi e migrazioni, l'Italia
non può farsi carico di tutto; anche la vicenda Mare Nostrum è
stata sottovalutata; serve un impegno collettivo, dentro e fuori
del nostro Paese, perchè il Mediterraneo non sia un nuovo campo
di sterminio, in cui la tragedia si consuma nella solitudine in
cui l'Europa sta lasciando l'Italia. Ma soprattutto per questo è
importante aiutare le giovani generazioni e la società a
sviluppare consapevolezza dei problemi e conoscenza vera delle
situazioni, per coltivare in maniera matura la cultura
dell'accoglienza.
Rivolto in particolare alle scuole, l'appuntamento ha visto
alternarsi gli interventi dei tre componenti dell'Ufficio del
Garante, organo collegiale di garanzia incardinato nella
struttura del Consiglio regionale - la presidente Fabia Mellina
Bares (con funzione specifica di garanzia per i minori), Walter
Citti (con funzione di garanzia per le persone a rischio
discriminazione), Pino Roveredo (con funzioni di garanzia per le
persone private di libertà personale) - con le voci di Pier Luigi
Di Piazza, fondatore del centro di accoglienza e promozione
culturale "E.Balducci" di Zugliano, di Eva Rizzin,
dell'università di Verona e di Andrea Baracchino, presidente
della cooperativa "Nuovi Vicini" di Pordenone e Sacile.
Nell'insieme il tema del razzismo e delle discriminazioni
razziali, guardato anche in un quadro storico e di documentazione
letteraria, è stato anche lo spunto per parlare di etica e
pratica dell'accoglienza, per trattare un aspetto specifico come
quello del rapporto tra Sinti e Rom, tra passato e presente, e
per affrontare, anche attraverso la testimonianza di un rifugiato
politico, il problema dell'accoglienza e dell'integrazione dei
rifugiati nella comunità locale.