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Giornata mondiale razzismo: Cargnelutti a convegno Garante

23.03.2015
15:05
(ACON) Trieste, 23 mar - MPB - Celebrata a Pordenone, nell'Auditorium della sede della Regione, la Giornata mondiale contro il razzismo con un incontro rivolto in particolare alle scuole e organizzato dai Garanti regionali dei diritti della persona per dare spazio a riflessioni e testimonianze che hanno riguardato soprattutto l'attualità del momento storico.

Una situazione a cui ha fatto riferimento il vicepresidente del Consiglio regionale Paride Cargnelutti, che ha portato il saluto dell'Assemblea sottolineando il valore dell'iniziativa promossa dai Garanti e tesa a sensibilizzare i giovani rispetto a pregiudizi e luoghi comuni e a comprendere profondamente le dinamiche del fenomeno e le sue diverse manifestazioni.

In uno scenario da III Guerra mondiale lo spostamento di popoli in atto crea un'emergenza che deve impegnare le istituzioni a ogni livello perchè - ha sottolineato Cargnelutti - sono soprattutto questi i contesti in cui oggi maturano nuovi semi di razzismo e si manifestano i comportamenti discriminatori e intolleranti. In questa stagione di esodi e migrazioni, l'Italia non può farsi carico di tutto; anche la vicenda Mare Nostrum è stata sottovalutata; serve un impegno collettivo, dentro e fuori del nostro Paese, perchè il Mediterraneo non sia un nuovo campo di sterminio, in cui la tragedia si consuma nella solitudine in cui l'Europa sta lasciando l'Italia. Ma soprattutto per questo è importante aiutare le giovani generazioni e la società a sviluppare consapevolezza dei problemi e conoscenza vera delle situazioni, per coltivare in maniera matura la cultura dell'accoglienza.

Rivolto in particolare alle scuole, l'appuntamento ha visto alternarsi gli interventi dei tre componenti dell'Ufficio del Garante, organo collegiale di garanzia incardinato nella struttura del Consiglio regionale - la presidente Fabia Mellina Bares (con funzione specifica di garanzia per i minori), Walter Citti (con funzione di garanzia per le persone a rischio discriminazione), Pino Roveredo (con funzioni di garanzia per le persone private di libertà personale) - con le voci di Pier Luigi Di Piazza, fondatore del centro di accoglienza e promozione culturale "E.Balducci" di Zugliano, di Eva Rizzin, dell'università di Verona e di Andrea Baracchino, presidente della cooperativa "Nuovi Vicini" di Pordenone e Sacile.

Nell'insieme il tema del razzismo e delle discriminazioni razziali, guardato anche in un quadro storico e di documentazione letteraria, è stato anche lo spunto per parlare di etica e pratica dell'accoglienza, per trattare un aspetto specifico come quello del rapporto tra Sinti e Rom, tra passato e presente, e per affrontare, anche attraverso la testimonianza di un rifugiato politico, il problema dell'accoglienza e dell'integrazione dei rifugiati nella comunità locale.