Gabrovec a Verona per Vinitaly: tutelare i vitigni autoctoni
(ACON) Trieste, 24 mar - COM/AB - Il vicepresidente del
Consiglio regionale del FVG Igor Gabrovec ha avuto un incontro a
Verona, in occasione di Vinitaly, con i presidenti delle
Assemblee legislative regionali, nel corso del quale è stato
ribadito l'impegno comune a tutela dei vitigni autoctoni in vista
di Expo 2015.
"Il percorso scientifico di riscoperta e valorizzazione della
biodiversità e dei vitigni autoctoni minori deve essere
accompagnato da parallele azioni di tutela giuridica, economica e
commerciale".
Questa la richiesta dei Consigli regionali italiani sottoscritta
e condivisa a Vinitaly, all'anteprima del Padiglione del vino
(Wine a taste of Italy) che sarà presente a Expo 2015. Richiesta
che i rappresentanti delle Regioni hanno affidato al
sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe Castiglione,
preoccupati non solo per il progressivo depauperamento della
varietà genetica dei 544 vitigni, vanto del nostro Paese, ma
soprattutto per il fenomeno delle imitazioni e delle frodi legate
ai prodotti a denominazione.
"Sul patrimonio delle varietà autoctone sono stati fatti grandi
investimenti sul piano tecnico-produttivo e della certificazione
e controllo ma poco, o comunque in maniera inadeguata, è stato
fatto sul piano della tutela giuridica, generando appunto quei
fenomeni colossali di concorrenza sleale e truffa conosciuta come
"Italian sounding", ha sottolineato il presidente del Consiglio
regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato, promotore della
convocazione dei presidenti dei parlamentini regionali alla
kermesse veronese.
Igor Gabrovec ha condiviso con i colleghi e con il
sottosegretario l'obiettivo di fare dell'Expo milanese, che dal
primo maggio metterà a confronto e in vetrina i produttori di 160
Paesi, un cantiere aperto per studiare la biodiversità
vitivinicola e per individuare gli strumenti da predisporre per
tutelare e valorizzare le specificità locali dei vitigni minori.
"La normativa vigente è poco efficace, esistono poche norme a
tutela di pochi vitigni storici, ma i vitigni autoctoni
cosiddetti minori sono ben 350 in Italia e garantiscono la
tipicità, la storia e le singolari caratteristiche organolettiche
delle Doc, Docg e Igp italiane", hanno rilevato i presidenti dei
Consigli regionali.
Le indicazioni operative da affidare all'Unione europea e alle
organizzazioni regolatrici del commercio internazionale saranno
al centro della "Giornata mondiale del vino" che Expo 2015
celebrerà a settembre, nel Padiglione del vino.
"La produzione vitivinicola è un grande asset della nostra
economia, un settore importante che necessita di un maggior
coordinamento istituzionale sul piano nazionale e di solidi
accordi sul piano internazionale: Expo 2015 sarà l'occasione
migliore per avvicinare i diversi livelli istituzionali che
presidiano il primo comparto della nostra economia - ha
assicurato il sottosegretario Castiglione. In questo contesto le
Regioni, se fanno squadra, potranno essere i primi attori
nell'opera di tutela e di valorizzazione delle specificità del
territorio".
Il tavolo di lavoro al Vinitaly è stato anche l'occasione per un
confronto tecnico sulla biodiversità dei vitigni e una
degustazione dei vini tipici ottenuti da vitigni autoctoni
minori. "Il Friuli Venezia Giulia - sottolinea Gabrovec - ha così
potuto mettere in evidenza le sue eccellenze, fra le quali ha
destato grande interesse la varietà Vitovska, caratteristica
autoctona del Carso triestino e goriziano, della quale non esiste
traccia in altre regioni del Mediterraneo. Vite antica, rustica,
capace di sopportare, frustata dalla Bora, i freddi inverni e le
siccità della stagione calda. Rinata solo negli ultimi decenni e
con un promettente futuro grazie a un sapiente lavoro di recupero
portato avanti con decisione da produttori della nuova
generazione che hanno creduto nelle sue enormi potenzialità".