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M5S: Sergo, fare chiarezza su crisi Gruppo Sangalli

26.03.2015
15:23
(ACON) Trieste, 26 mar - COM/AB - Il Gruppo Sangalli, a partire dal 2006, ha ottenuto dalla Regione, attraverso il Frie, tre mutui ipotecari per un totale di 72 milioni di euro, che sono serviti all'impresa, che produce e commercializza vetro, per realizzare un nuovo impianto a San Giorgio di Nogaro. Pochi giorni fa l'assessore Bolzonello ha svelato a Roma che Sangalli - società tra l'altro partecipata da Friulia - è esposta per diversi milioni di euro nei confronti del fondo di rotazione e che lo stesso Gruppo sarebbe esposto anche con Mediocredito. Stiamo parlando quindi di un'operazione finanziaria disastrosa, anche perché l'azienda nel suo complesso sta vivendo una grave crisi economica, con pesanti conseguenze anche per gli altri stabilimenti del Gruppo in Italia. È venuto il momento che la Giunta Serracchiani spieghi apertamente i contorni di quest'ennesimo fallimento della politica regionale.

A chiederlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, che ha depositato un'interrogazione per sapere quale importo debba essere ancora rimborsato dalle società del Gruppo Sangalli, per conoscere a quanto ammontino i crediti vantati da Frie e Mediocredito e per far luce sul ruolo di Gianni Tulisso, inserito nella Mappa del potere del Friuli Venezia Giulia che il MoVimento 5 Stelle ha presentato venerdì scorso, che ha ricoperto incarichi di vertice, tra l'altro, in Friulia e Finanziaria Mc.

"Di tutto questo avremmo voluto parlarne con i dirigenti di Friulia in I Commissione, ma sappiamo già quali sarebbero state le reazioni degli altri consiglieri, che infatti hanno ribadito di non essere interessati al passato ma di voler guardare al futuro della partecipata. Ora la Regione deve attivarsi subito per intraprendere tutte le azioni del caso, per tutelare la posizione debitoria nei confronti della Sangalli Vetro Porto di Nogaro spa e le centinaia di famiglie coinvolte in questa vertenza, evitando possibilmente ulteriori sprechi di denaro pubblico. Anche perché Friulia - continua il portavoce M5S - pur detenendo una partecipazione azionaria di maggioranza o di controllo, non ha provveduto a cambiare il CdA, rinnovando - in modo incomprensibile - la fiducia agli amministratori dell'azienda".

"È vero che bisogna guardare al futuro della società - conclude Sergo - ma è bene imparare dagli errori commessi in passato se si vuole davvero voltare pagina".