M5S: Sergo, fare chiarezza su crisi Gruppo Sangalli
(ACON) Trieste, 26 mar - COM/AB - Il Gruppo Sangalli, a partire
dal 2006, ha ottenuto dalla Regione, attraverso il Frie, tre
mutui ipotecari per un totale di 72 milioni di euro, che sono
serviti all'impresa, che produce e commercializza vetro, per
realizzare un nuovo impianto a San Giorgio di Nogaro. Pochi
giorni fa l'assessore Bolzonello ha svelato a Roma che Sangalli -
società tra l'altro partecipata da Friulia - è esposta per
diversi milioni di euro nei confronti del fondo di rotazione e
che lo stesso Gruppo sarebbe esposto anche con Mediocredito.
Stiamo parlando quindi di un'operazione finanziaria disastrosa,
anche perché l'azienda nel suo complesso sta vivendo una grave
crisi economica, con pesanti conseguenze anche per gli altri
stabilimenti del Gruppo in Italia. È venuto il momento che la
Giunta Serracchiani spieghi apertamente i contorni di
quest'ennesimo fallimento della politica regionale.
A chiederlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale, Cristian Sergo, che ha depositato un'interrogazione
per sapere quale importo debba essere ancora rimborsato dalle
società del Gruppo Sangalli, per conoscere a quanto ammontino i
crediti vantati da Frie e Mediocredito e per far luce sul ruolo
di Gianni Tulisso, inserito nella Mappa del potere del Friuli
Venezia Giulia che il MoVimento 5 Stelle ha presentato venerdì
scorso, che ha ricoperto incarichi di vertice, tra l'altro, in
Friulia e Finanziaria Mc.
"Di tutto questo avremmo voluto parlarne con i dirigenti di
Friulia in I Commissione, ma sappiamo già quali sarebbero state
le reazioni degli altri consiglieri, che infatti hanno ribadito
di non essere interessati al passato ma di voler guardare al
futuro della partecipata. Ora la Regione deve attivarsi subito
per intraprendere tutte le azioni del caso, per tutelare la
posizione debitoria nei confronti della Sangalli Vetro Porto di
Nogaro spa e le centinaia di famiglie coinvolte in questa
vertenza, evitando possibilmente ulteriori sprechi di denaro
pubblico. Anche perché Friulia - continua il portavoce M5S - pur
detenendo una partecipazione azionaria di maggioranza o di
controllo, non ha provveduto a cambiare il CdA, rinnovando - in
modo incomprensibile - la fiducia agli amministratori
dell'azienda".
"È vero che bisogna guardare al futuro della società - conclude
Sergo - ma è bene imparare dagli errori commessi in passato se si
vuole davvero voltare pagina".