AR: Revenant, venga riconosciuta unione territoriale del gemonese
(ACON) Trieste, 28 mar - COM/AB - "Molte sono le criticità che
giorno dopo giorno emergono nella riforma degli enti locali e,
com'era prevedibile, i Comuni non condividono molte delle scelte
operate dalla Giunta Serracchiani, tanto meno ne approvano le
perimetrazioni delle UTI."
A intervenire è il consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, Roberto Revelant, che in più occasioni ha
denunciato l'inadeguatezza della riforma e l'assenza di una
valutazione puntuale sulle ricadute economiche della stessa che
potrebbe portare invece a maggiori costi per la collettività.
"Con la proposta della Giunta Serracchiani, l'area del gemonese
risulta ancora una volta penalizzata, perché inserita in una
Unione Territoriale che arriva fino al Tarvisiano, lontana
dall'essere coerente con i principi dell'art 4 della legge 26 di
riferimento che deve rispettare i requisiti di omogeneità,
complementarietà e integrazione delle caratteristiche
geografiche, demografiche, di mobilità, ambientali, economiche,
sociali, culturali e infrastrutturali, compatibilità con il
territorio delle Aziende per l'assistenza sanitaria, oltre a
precedenti forme associative o convenzioni".
"Ed è proprio per l'assenza di questi criteri - continua Revelant
- che il Gemonese e la Val Canale-Canal del Ferro devono
necessariamente essere due realtà ben distinte, soprattutto per
una diversa programmazione di sviluppo sia di servizi e
socio-economica, fondate su una pianificazione urbanistica
omogenea. La Regione deve prendere atto di questa diversità e
deve da una parte dare dignità alla montagna orientale e
dall'altra riconoscere formalmente il gemonese, che non è un'area
astratta, bensì un territorio unico nel quale sono radicati il
tessuto sociale, culturale ed economico, gli aspetti ambientali e
paesaggistici, i collegamenti e i trasporti, l'istruzione, il
commercio e i sistemi produttivi. Questa è la storia per esempio
del mandamento del gemonese che di fatto comprende anche le
comunità di Osoppo, Buia e Magnano in Riviera."
"Sosterrò fino in fondo la proposta di accorpamento tra la
Comunità Collinare e il Gemonese, così come quella con il
Tarcentino, ma se non vi saranno le condizioni perché ciò si
realizzi, allora la proposta che avanzo è quella di creare una
nuova UTI, riconoscendo e formalizzando il Gemonese, che
comprenda i comuni di Artegna, Bordano, Buja, Gemona, Magnano in
Riviera, Montenars, Osoppo, Trasaghis, Venzone che diventerebbe
un'area di quasi 32.000 abitanti, che garantirebbe anche i
requisiti minimi per la Collinare e Tarcentino, mentre per la Val
Canale-Canal del Ferro c'è l'evidente necessità di una deroga
legata soprattutto all'ampiezza del territorio interessato."
"Auspico - conclude il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile -
che i Consigli comunali della UTI dell'Alto Friuli orientale
assieme ai 3 comuni coinvolti, valutino questa nuova proposta e
si esprimano nel rispetto di quella che è la reale volontà
popolare."