M5S: Ussai, Regione autorizzi angioplastica per sclerosi multipla
(ACON) Trieste, 7 apr - COM/AB - "Sono trascorsi già tre anni
da quando il Consiglio regionale approvò la petizione, presentata
da ben 11.000 cittadini del Friuli Venezia Giulia, finalizzata a
ottenere il ripristino dei trattamenti di angioplastica nei
pazienti con sclerosi multipla all'intero del servizio sanitario
regionale e la promozione dell'avvio di centri multidisciplinari
per la diagnosi e la cura della "Ccsvi". Sembra incredibile, ma
la Regione non ha ancora autorizzato a riprendere gli interventi
di angioplastica disostruttiva delle vene giugulari nei malati di
sclerosi multipla affetti da questa grave patologia".
La denuncia è del portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale, Andrea Ussai, che ha depositato un'interrogazione per
chiedere alla Giunta Serracchiani quando verrà colmata questa
lacuna che penalizza molte persone.
"A causa di questa situazione e in assenza di terapie erogate dal
Servizio sanitario regionale, numerosi pazienti sono costretti,
infatti, a recarsi in altre regioni o addirittura all'estero,
spesso presso strutture private senza alcuna credenziale, oppure
ancora presso strutture pubbliche con tempi d'attesa molto lunghi
e con inevitabili costi di viaggio e disagi molto pesanti. Tutto
questo - sottolinea Ussai - per ottenere una prestazione
sanitaria che successivamente verrà comunque rimborsata dal
Friuli Venezia Giulia. Un controsenso che non è più accettabile".
"Senza dimenticare poi che la nostra regione, a fine 2014, è
rimasta esclusa dalla sperimentazione clinica "Brave Dreams",
promossa dal'Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara e
guidata dal prof. Zamboni. Nonostante la volontà - a parole - di
partecipare a questo studio, i costi sostenuti per la formazione
dei medici e l'acquisto delle strumentazioni diagnostiche nonché
la promessa di coinvolgere una sessantina di pazienti del Friuli
Venezia Giulia, i due centri neurologici di Trieste e Udine non
sono stati in grado di far parte di questo importante progetto
scientifico. Un fallimento che la Giunta Serracchiani non ha
ancora voluto spiegare pubblicamente".
"L'angioplastica dilatativa (Pta) è una tecnica chirurgica
collaudata da decenni, comunemente applicata e considerata a
basso rischio - ricorda il portavoce M5S. Sebbene gli studi
scientifici non abbiano ancora confermato in modo univoco la sua
efficacia nella cura della sclerosi multipla, questo trattamento
rappresenta però una speranza per il miglioramento della qualità
della vita, in particolare per quei malati in cui non si sia
dimostrata efficace la terapia farmacologica".
"L'Esecutivo regionale dia finalmente una risposta chiara agli
11.000 cittadini che hanno sottoscritto la petizione e al
Consiglio regionale che l'ha approvata con il chiaro intento di
ripristinare subito, e non dopo anni, queste cure per non
costringere - conclude Ussai - chi già vive una situazione
difficile a cercare lontano da casa una speranza in un futuro
migliore".