FI: Ziberna, proposta di legge per valorizzare la Venezia Giulia
(ACON) Trieste, 10 apr - COM/AB - Come già annunciato in
occasione della discussione e della approvazione da parte del
Consiglio regionale della legge istitutiva della Festa della
Patria del Friuli, Forza Italia (primo firmatario il
vicecapogruppo Rodolfo Ziberna, accompagnato dal collega di
gruppo Elio De Anna) ha depositato una proposta di legge per la
salvaguardia e valorizzazione dell'identità e della cultura delle
popolazioni della Venezia Giulia.
"Scopo della proposta di legge - spiega Ziberna - non è
ovviamente quello di erigere un contraltare alla Patria del
Friuli, bensì di completarla, promuovendo la conoscenza della
parte della regione che è a oriente del Timavo - cioè la Venezia
Giulia - e salvaguardarne e valorizzarne cultura, tradizioni,
lingua, che sono assai diverse da quella friulana. Si intendono
apportare ulteriori elementi di ricchezza al già ricco patrimonio
culturale della nostra regione. Del resto è anche sulle diversità
che si fonda anche la specialità del Friuli Venezia Giulia".
"In epoca di sburocratizzazioni e contenimento della spesa
abbiamo proposto una legge snella, che richiederà modestissime
risorse: uno strumento agile che consenta di approfondire la
storia della Venezia Giulia e le sue peculiarità, andando così
progressivamente a recuperare, soprattutto tra i giovani, quel
gap culturale che ci deriva dalla oggettiva assenza della storia
locale nei testi scolastici. In sintesi una proposta che non
istituisce feste, né esposizioni di bandiere o grandi
celebrazioni, bensì una giornata all'anno, scelta dal Consiglio,
per riflettere e approfondire la conoscenza della nostra storia.
Ecco allora che tesi di giovani studenti universitari con cui si
affrontano i diversi aspetti della Venezia Giulia, appuntamenti
culturali promossi da soggetti pubblici e privati, unitamente
alla imprescindibile collaborazione delle istituzioni scolastiche
e della università, potrebbero agevolare l'acquisizione della
conoscenza della terra che abitiamo".
"La consapevolezza delle proprie radici - spiega Ziberna - di cui
si manifestano e declinano ovunque segnali di riscoperta e
valorizzazione, contribuisce significativamente alla formazione
di una cittadinanza europea, di una Europa che deve essere Europa
delle Nazioni e non contro le Nazioni, delle Regioni e non contro
le Regioni".
"Parlando di specialità della nostra Regione, accanto alla
presenza delle lingue friulana, slovena e tedesca si deve tener
conto anche di altri idiomi e linguaggi storici, sebbene non
compresi nella legge nazionale di tutela delle minoranze
linguistiche, presenti in queste terre di confine: ci riferiamo a
quella lingua di matrice veneta con le sue declinazioni bisiaca,
gradese, maranese, triestina, muggesana, liventina-pordenonese,
goriziana-udinese-palmarina, istro-veneta nonché istro-romanza
nell'Istria meridionale e di tutte le parlate delle comunità di
Giuliani, Istriani e Dalmati in Italia e all'estero. Molte sono
le opere scritte con questi idiomi, tra le quali certamente
spiccano quelle di Biagio Marin. Ed è proprio per sostenere
questa cultura, di cui questi idiomi sono espressione, che
riteniamo si debba proseguire lungo questo percorso, sostenendo
azioni volte a tutelare l'identità veneto-giuliana, grazie
appunto a celebrazioni istituzionali, borse di studio, sostegno
alla ricerca storico-archivistica, attività editoriali e
culturali".