CR: presidente Iacop commemora ex consigliere Bacicchi (1)
(ACON) Trieste, 14 apr - AB - In apertura di seduta del
Consiglio regionale, il presidente Franco Iacop ha ricordato
Silvano Bacicchi, recentemente scomparso all'età di 91 anni.
Bacicchi - ha affermato Iacop - è stato una delle personalità
politiche più illustri dell'isontino e, in particolare, di
Monfalcone che gli aveva dato i natali. La sua vita è stata
contrassegnata dalla coerenza di impegno nell'ambito del Partito
Comunista, al quale aderì fin dal 1944. Durante la guerra di
Liberazione fu partigiano della Brigata Garibaldi Trieste e della
Brigata Fratelli Fontanot. Nei decenni successivi si prodigò in
un grande impegno nell'ANPI, rivestendo per 24 anni l'incarico di
presidente della sezione provinciale di Gorizia.
Nato nel rione di Panzano, dopo aver frequentato le scuole
dell'obbligo, entrò nel 1937 in cantiere come apprendista
meccanico, diventando a 18 anni tornitore. Poco dopo partì per il
servizio militare di leva, prima a Pola e poi a Livorno, dove lo
colse la notizia dell'armistizio con gli Alleati. Si sottrasse
alla cattura dei tedeschi e rientrò a Monfalcone. Svolse attività
partigiana dal luglio del 1944 al giugno 1945 e fu congedato con
il grado di vicecommissario del II Battaglione. Nel 1948 fu
segretario del partito comunista italiano di Monfalcone e in anni
più recenti venne eletto anche Segretario regionale.
Bacicchi - così ancora Iacop - fu sempre in prima fila quando si
trattava di sostenere i principi e i diritti sanciti dalla
Costituzione della Repubblica. Nel '46 fu colpito da mandato di
cattura per non aver obbedito all'ordine di revocare uno sciopero
e fu costretto a riparare nell'allora "zona B", a Capodistria,
per sfuggire all'arresto. Di lui si ricordano i vivaci scontri
del 1948 nell'ambito del Cominform, in riferimento al quale prese
posizioni contrarie alle risoluzioni del partito Titino,
vedendosi costretto a rientrare in Italia utilizzando una barca
da Pirano a Grado.
Fu sostenitore convinto dell'istituzione della Regione Friuli
Venezia Giulia e della sua autonomia e diventò consigliere
regionale nella prima legislatura, occupandosi prevalentemente
dei temi del lavoro. Fu quindi eletto alla Camera dei deputati e,
nella legislatura successiva al Senato, dove fu riconfermato per
altri due mandati dal maggio 1972 al luglio 1983.
Silvano Bacicchi - ha concluso Iacop - fu membro di diverse
Commissioni: quella permanente al Bilancio e quella speciale per
il terremoto del Friuli Venezia Giulia. Fu anche vicepresidente
della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la
vigilanza dei servizi radiotelevisivi e membro della Commissione
per il parere sugli accordi di Osimo.
Alla figlia Sonia e ai familiari, il cordoglio mio personale e
del Consiglio regionale.
(segue)