SEL: Lauri, difesa del suolo, si passa dall'emergenza alla prevenzione
(ACON) Trieste, 15 apr - COM/AB -"Con questo disegno di legge
cambia finalmente la filosofia della gestione del territorio e
dei dissesti così come l'abbiamo conosciuta finora: se in passato
si è agito prevalentemente in emergenza, la parola del futuro è
prevenzione e siamo sicuri che ne deriveranno effetti positivi
per la difesa del suolo e per la sicurezza della popolazione".
Lo ha ribadito Giulio Lauri, capogruppo di SEL in Consiglio
regionale e relatore di maggioranza per il disegno di legge in
materia difesa del suolo e utilizzazione delle acque,
intervenendo in sede di dichiarazione di voto. "Questa legge - ha
continuato - farà fare alla Regione importanti passi in avanti
che muovono da principi impegnativi e trasversali all'intera
azione di governo del territorio: il controllo dell'uso del
suolo; il considerare i bacini idrografici come ecosistemi
unitari; la salvaguardia della naturalità dei corsi d'acqua e del
paesaggio; il risparmio idrico; l'equa condivisione dell'acqua e
la priorità all'uso umano e a quello agricolo".
"Il più significativo di essi - ha continuato Lauri - è quello
che attiene alla scelta della prevenzione e della programmazione
come strumento ordinario e fondante della difesa del suolo. Si
tratta di invertire una tendenza che ha visto per anni un sistema
di intervento sui dissesti idrogeologici governato con logiche e
conseguenti procedure di affidamento degli appalti
prevalentemente emergenziali. La prevenzione dei dissesti
comporta mediamente risorse dieci volte inferiori a quelle
necessarie per interventi di emergenza: investire prima in
prevenzione significa risparmiare per le emergenze dopo le
calamità naturali e ciò comporta un risparmio rilevante per la
pubblica amministrazione".
"Da ultimo va rilevato - ha concluso Lauri - come gli obiettivi
ambiziosi di prevenzione e di difesa dal dissesto contenuti in
questa legge richiederanno non solo maggiori risorse negli
esercizi finanziari dei prossimi anni, ma anche il potenziamento
del Servizio geologico regionale e di quelle antenne sul
territorio che potrebbero essere rappresentati dagli Uffici
geologici territoriali da incardinare all'interno delle UTI e che
potrebbero diventare i principali segnalatori dei fenomeni di
dissesto potenziale; ed è molto importante che la Giunta abbia
assunto un impegno in questa direzione, accogliendo un ordine del
giorno presentato da tutta la maggioranza".