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SEL: Lauri, difesa del suolo, si passa dall'emergenza alla prevenzione

15.04.2015
16:19
(ACON) Trieste, 15 apr - COM/AB -"Con questo disegno di legge cambia finalmente la filosofia della gestione del territorio e dei dissesti così come l'abbiamo conosciuta finora: se in passato si è agito prevalentemente in emergenza, la parola del futuro è prevenzione e siamo sicuri che ne deriveranno effetti positivi per la difesa del suolo e per la sicurezza della popolazione".

Lo ha ribadito Giulio Lauri, capogruppo di SEL in Consiglio regionale e relatore di maggioranza per il disegno di legge in materia difesa del suolo e utilizzazione delle acque, intervenendo in sede di dichiarazione di voto. "Questa legge - ha continuato - farà fare alla Regione importanti passi in avanti che muovono da principi impegnativi e trasversali all'intera azione di governo del territorio: il controllo dell'uso del suolo; il considerare i bacini idrografici come ecosistemi unitari; la salvaguardia della naturalità dei corsi d'acqua e del paesaggio; il risparmio idrico; l'equa condivisione dell'acqua e la priorità all'uso umano e a quello agricolo".

"Il più significativo di essi - ha continuato Lauri - è quello che attiene alla scelta della prevenzione e della programmazione come strumento ordinario e fondante della difesa del suolo. Si tratta di invertire una tendenza che ha visto per anni un sistema di intervento sui dissesti idrogeologici governato con logiche e conseguenti procedure di affidamento degli appalti prevalentemente emergenziali. La prevenzione dei dissesti comporta mediamente risorse dieci volte inferiori a quelle necessarie per interventi di emergenza: investire prima in prevenzione significa risparmiare per le emergenze dopo le calamità naturali e ciò comporta un risparmio rilevante per la pubblica amministrazione".

"Da ultimo va rilevato - ha concluso Lauri - come gli obiettivi ambiziosi di prevenzione e di difesa dal dissesto contenuti in questa legge richiederanno non solo maggiori risorse negli esercizi finanziari dei prossimi anni, ma anche il potenziamento del Servizio geologico regionale e di quelle antenne sul territorio che potrebbero essere rappresentati dagli Uffici geologici territoriali da incardinare all'interno delle UTI e che potrebbero diventare i principali segnalatori dei fenomeni di dissesto potenziale; ed è molto importante che la Giunta abbia assunto un impegno in questa direzione, accogliendo un ordine del giorno presentato da tutta la maggioranza".