CR: ritirata mozione caserme dismesse, fine lavori (9)
(ACON) Trieste, 15 apr - RCM - Ritirata la mozione n. 115 sulle
caserme dismesse quale opportunità per la Regione, a firma
Roberto Revelant (AR)-Alessandro Colautti (NCD)-Riccardo Riccardi
(FI)-Luca Ciriani (FdI/AN).
Così i quattro impegni che erano stati richiesti alla Giunta:
rendere note le linee guida elaborate per l'acquisizione dei beni
abbandonati dal ministero della Difesa; esporre il piano
complessivo di intervento su questi beni, sia quelli già
acquisiti, sia quelli da acquisire; a fronte di strutture
esistenti e non più utilizzate che rischiano di diventare luoghi
irrecuperabili non solo dal punto di vista edilizio, prendere in
considerazione l'ipotesi di predisporre un Piano regionale di
recupero coinvolgendo i Comuni e perseguendo l'obiettivo di
riduzione del consumo di suolo; valutare un intervento della
Commissione paritetica in relazione alla possibilità di definire
con lo Stato un accordo di collaborazione finanziaria, con una
eventuale partecipazione proporzionale ai costi e ai benefici.
Nel suo intervento, l'assessore Gianni Torrenti aveva reso noto
quanto stanno portando avanti i colleghi Peroni e Santoro in
merito all'acquisizione di beni dal demanio militare, ovvero gli
incontri avuti a fine 2014 con il ministero della Difesa e la
decisione di concentrarsi innanzitutto sugli immobili attualmente
non utilizzati e non più necessari per la Difesa.
Ogni valutazione - aveva detto l'assessore - terrà conto di
priorità e interessi riscontrati su quei beni da parte dei Comuni
coinvolti, ovvero sul valore economico dell'immobile, se sarà
trasferito a titolo gratuito oppure oneroso, oltre ai costi che
dovrebbero essere sostenuti per il suo adeguamento. I Comuni che
hanno già espresso esplicito interesse e il cui nominativo è già
stato comunicato al Governo sono: Travesio, San Lorenzo Isontino,
Palmanova, San Floriano del Collio per alcune caserme,
Fontanafredda per l'area di addestramento.
Pietro Paviotti (Citt), forte della sua esperienza diretta quando
sindaco di Cervignano, ha detto che si deve fare un distinguo tra
chi ha già ricevuto le caserme e chi deve ancora riceverle, ma
soprattutto tra caserme in centro e caserme in aree dove non si
può che demolirle, perché è difficile il loro riutilizzo se
neppure sono in centro.
Di edifici "sul groppone" ha poi parlato Vittorino Boem (PD), che
ha ricordato come siano ormai decenni che si parla di caserme,
come e se riallocarle. Oggi si è in una situazione economica che
fa dire che quasi tutto quel patrimonio edilizio non sarà
recuperato. Si sarebbe dovuti intervenire già 20 anni fa; l'unica
via è usare risorse già previste dal Governo per la loro
riconversione.
Per Enio Agnola (PD) bisognerebbe cercare di coinvolgere il
ministero della Difesa almeno in programmi di manutenzione degli
edifici, prima che certe realtà diventino una vera vergogna
quando non un pericolo per la collettività.
Due mozioni riguardanti la situazione del Pordenonese e i
sostegni di cui necessita, previste per oggi, saranno trattate in
altra data. I lavori sono così terminati.
(immagini tv)
(fine)