M5S: Frattolin, la Serracchiani si rimangia le promesse sul Varma
(ACON) Trieste, 16 apr - COM/RCM - La portavoce del MoVimento 5
Stelle Eleonora Frattolin denuncia quello che definisce
l'ennesimo voltafaccia dell'Esecutivo regionale: "Anche sul Varma
la Serracchiani si è rimangiata le promesse fatte ai cittadini. A
novembre la presidente della Regione, durante un incontro
pubblico, aveva annunciato l'intenzione di intraprendere le
opportune azioni legali nei confronti della società gestrice
dell'invaso, che non aveva provveduto ai lavori ordinari di
sghiaiamento. Invece mercoledì, in Aula, la Giunta ha bocciato il
nostro ordine del giorno con il quale chiedevamo di attivare
tutte le azioni di vigilanza e monitoraggio sugli obblighi a
carico dei gestori di concessioni di questo tipo e di ricorrere
alle vie legali nel caso di inadempimenti.
"Si tratta di una decisione incomprensibile, anche perché è
fondamentale che la Regione eserciti un'attività di controllo
sull'adempimento degli obblighi a carico dei concessionari delle
derivazioni idroelettriche e degli invasi.
"Il perdurare delle criticità nella transitabilità lungo la SR
251, nonché i conseguenti lavori di rialzo della strada con
enormi costi per le casse pubbliche, sono anche il risultato,
infatti, dell'inerzia dei soggetti che negli anni passati
avrebbero dovuto provvedere ai necessari e continui lavori di
sghiaiamento. Situazioni di grave disagio per la popolazione
della Valcellina che non devono più ripresentarsi in futuro.
"Ciliegina sulla torta, mercoledì la Giunta ha bocciato anche la
nostra proposta di adeguare i canoni applicati alle concessioni.
Gli importi derivanti dai canoni attualmente applicati risultano
inferiori alla media applicata a livello nazionale nelle altre
regioni italiane e a quella generalmente applicata a livello
internazionale. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta
Serracchiani di rivederne l'importo affinché - dopo la loro
rideterminazione in aumento - gli stessi siano equiparabili a
quelli applicati a livello internazionale.
"È del tutto irragionevole, infatti, applicare dei valori di
oneri così bassi in un settore dalle ricadute su fattori
ambientali imprescindibili, nonché dagli elevati utili di impresa
legati allo sfruttamento idroelettrico di questa risorsa così
delicata. Ma evidentemente a questa Giunta non interessa
aumentare le entrate regionali e, quindi, i soldi a disposizione
dei cittadini. L'importante è non toccare gli interessi dei
grandi gestori elettrici".