NCD: Colautti, salvaguardare Servizio gestione territorio montano
(ACON) Trieste, 21 apr - COM/RCM - "Per essere efficaci le
leggi devono essere corroborate da fatti concreti, ma se la mano
destra non sa quello che fa la sinistra restano lettera morta. Da
un lato l'assessore all'Ambiente, Sara Vito, rimarca l'importanza
della riforma della difesa del suolo, dall'altro l'assessore
Sergio Bolzonello, che ha il settore Risorse agricole e forestali
tra le sue competenza, resta immobile".
A parlare così, il capogruppo di NCD in Consiglio regionale,
Alessandro Colautti, che ha depositato una interrogazione con la
quale chiede un intervento dell'assessore Bolzonello per
salvaguardare il futuro del Servizio di gestione del territorio
montano.
È preoccupante - scrive Colautti - lo stallo
organizzativo/produttivo relativo a tale Servizio, anche
considerata la grande enfasi che si è voluta dare alla recente
legge regionale che disciplina la difesa del suolo. In materia
economica, inoltre, non si conoscono le ragioni per cui i
capitoli di spesa non siano stati adeguatamente dotati delle
risorse per fra fronte al funzionamento del servizio su base
annua.
L'operatività - precisa Colautti - sembrerebbe compromessa dal
fatto che, fino a oggi, non è stata attivata alcuna procedura di
assunzione con contratto di prossimità, meno oneroso, come
sollecitato già dalle organizzazioni sindacali. Le Rsu del
Servizio, infatti, da oltre un anno hanno chiesto, restando al
momento ancora senza risposta, un confronto su temi come
produttività, efficienza, qualità e sicurezza di questo Servizio
che è il braccio operativo più importante dell'Amministrazione
regionale, altamente qualificato per il territorio montano,
fragile dal punto di vista idrogeologico, ma reso sicuro grazie
alla costante presenza di cantieri di manutenzione delle opere di
difesa e consolidamento nelle aste fluviali.
È altresì opportuno conoscere se sono in atto processi di
riorganizzazione, visto che tale Servizio, caratterizzato da
complesse attività che contano circa 180 operatori organizzati in
25 squadre, dovrebbe essere affidato a persone competenti in
grado di esercitare la funzione di datore di lavoro e non gestito
da burocrati.
In questo quadro - sottolinea il consigliere di NCD - è opportuno
conoscere su quali basi e per quali ragioni sia stato attivato un
contratto di consulenza esterno per la gestione del personale in
amministrazione diretta del Servizio e quali siano gli estremi, i
compiti e i costi di questo contratto stipulato con uno studio di
Tolmezzo.