V Comm: ddl Cal, audizione Anci e Anci- Federsanità (2)
(ACON) Trieste, 21 apr - MPB - La V Commissione consiliare -
presieduta da Vincenzo Martines (Pd) e presente l'assessore Paolo
Panontin - ha ascoltato in audizione le rappresentanze dell'Anci
e di Anci-Federsanità in merito ai contenuti del disegno di legge
contenente la disciplina del Consiglio delle autonomie locali.
Per il presidente dell'Anci, Mario Pezzetta, è stato positivo il
confronto avuto con i Gruppi regionali e con l'assessore:
rispetto all'iniziale formulazione sono stati introdotti elementi
condivisibili su aspetti strategici; manca però un punto
importante - ha affermato Pezzetta ponendo l'accento sul fatto
che l'impostazione duale del sistema (Regione-Comuni) richiede
integrazione e che l'organismo di rappresentanza delle autonomie
deve avere un ruolo autonomo. Sgombrando il campo dall'equivoco
che i Comuni con il Cal vogliano esercitare una azione di freno,
la richiesta avanzata è che il Consiglio regionale, di fronte
alla mancata intesa su un disegno di legge da parete del CAL,
voti il provvedimento in Aula con una maggioranza assoluta.
Meglio sarebbe che il testo all'attenzione non fosse emendato
solo in Aula ora, ma con una modifica addirittura dello Statuto
che preveda stabilmente questa modalità. E attraverso una
modifica statutaria dovrebbe passare la previsione per il Cal
dell'iniziativa legislativa, per poter incidere su materie di
interesse dei territori. Due aspetti che Pezzetta ha invitato a
valutare, poichè istituzione e disciplina del Cal previste in
legge statutaria attribuirebbero all'organo maggiore
autorevolezza, sottraendolo alle mutevoli maggioranze politiche,
rafforzando la specialità regionale e superando la contraddizione
esistente con la disciplina vigente nelle Regioni ordinarie nelle
quali il Cal è disciplinato dallo statuto regionale.
Per Federsanità è intervenuto Giuseppe Napoli, che ha
sottolineato le modifiche apportate al testo anche per merito dei
Gruppi consiliari riguardo la Conferenza permanente per la
programmazione sanitaria e sociosanitaria regionale,
rivendicando per questa funzione la dignità di un proprio
articolo, anzichè inserita in mezzo alle altre. La
raccomandazione infine a salvaguadare con cura l'esperienza
costruita negli anni dalla Conferenza e la sollecitazione al
controllo della spesa e a non banalizzare le funzioni delle
amministrazioni comunali nel welfare, alla luce anche dei
cambiamenti che si registrano nei bilanci comunali dove un tempo
il sociale era al quinto o sesto posto ed ora è in prima
posizione.
(immagini tv)
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