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II Comm: ass. Bolzonello su crisi aziende e coop, fine lavori (2)

22.04.2015
17:22
(ACON) Trieste, 22 apr - RCM - Proseguendo la sua audizione in II Commissione, l'assessore Sergio Bolzonello ha dettagliato la situazione di ogni impresa del Friuli Venezia Giulia particolarmente in crisi, parlando dei loro esuberi, nuove assunzioni, fallimenti, promesse più o meno soddisfatte e su cui la Regione sta vigilando.

In particolare su Ideal Standard, ha affermato con forza che la Regione, aiutata in questo da Friulia, è disposta a sedersi a un tavolo di trattative solo se c'è l'intenzione di arrivare a una soluzione veramente industriale e non assistenziale. Il Piano di dettaglio ancora non c'è - ha reso noto l'assessore - e dunque l'impegno della Regione, ribadito alle parti non più tardi di lunedì scorso, sarà totale ma solo di fronte a una base di rilancio industriale.

Per Sangalli di Porto Nogaro, di proprietà di Friulia, la Regione intende tenere separato il futuro del forno di Porto Nogaro - che non deve essere spento o non si riaccenderà più, ha detto Bolzonello - da quanto si deciderà per il Gruppo Sangalli; il Tribunale di competenza per noi è Udine, non Treviso. A oggi, sono stati messi sul tavolo 82 milioni di euro per sostenerla.

Su Coopca, l'assessore ha ribadito quanto già affermato dalla presidente Serracchiani, ovvero che il concordato permette di fare un ragionamento più ampio perché offre maggiore sicurezza giuridica nei confronti delle offerte e degli interventi, mentre prima c'è stato chi ha fatto marcia indietro non avendo tali certezze. Il piano concordatario prevede, attualmente, una possibilità di cessione di circa 15 punti vendita per 15 milioni di euro, a cui aggiungere il magazzino merci per 22 mln (non c'è, però, a oggi alcun compratore, ha detto e ridetto l'assessore), più altri beni. Se si ricavasse il massimo, si aprirebbero prospettive di recupero sino al 75% per i soci prestatori e per i creditori/fornitori sino al 50%.

Lapidaria anche la risposta di Bolzonello alla creazione di un Fondo: non si può aprire un Fondo per restituire capitali che sono comunque, e a tutti gli effetti, capitali di rischio, anche se parliamo di prestiti sociali. Siamo invece disponibili a ragionare sulla possibilità di un Fondo di rotazione, anche perché dovrà valere per tutte le realtà cooperative. Auspichiamo che già la prossima settimana si prenda mano alla proposta di legge di Luca Ciriani sulla promozione e la vigilanza del comparto cooperativo, la si ridisegni con le osservazioni della maggioranza e della Giunta, e soprattutto con quelle che verranno dalle audizioni, per addivenire a un testo il più condiviso possibile.

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