II Comm: ass. Bolzonello su crisi aziende e coop, fine lavori (2)
(ACON) Trieste, 22 apr - RCM - Proseguendo la sua audizione in
II Commissione, l'assessore Sergio Bolzonello ha dettagliato la
situazione di ogni impresa del Friuli Venezia Giulia
particolarmente in crisi, parlando dei loro esuberi, nuove
assunzioni, fallimenti, promesse più o meno soddisfatte e su cui
la Regione sta vigilando.
In particolare su Ideal Standard, ha affermato con forza che la
Regione, aiutata in questo da Friulia, è disposta a sedersi a un
tavolo di trattative solo se c'è l'intenzione di arrivare a una
soluzione veramente industriale e non assistenziale. Il Piano di
dettaglio ancora non c'è - ha reso noto l'assessore - e dunque
l'impegno della Regione, ribadito alle parti non più tardi di
lunedì scorso, sarà totale ma solo di fronte a una base di
rilancio industriale.
Per Sangalli di Porto Nogaro, di proprietà di Friulia, la Regione
intende tenere separato il futuro del forno di Porto Nogaro - che
non deve essere spento o non si riaccenderà più, ha detto
Bolzonello - da quanto si deciderà per il Gruppo Sangalli; il
Tribunale di competenza per noi è Udine, non Treviso. A oggi,
sono stati messi sul tavolo 82 milioni di euro per sostenerla.
Su Coopca, l'assessore ha ribadito quanto già affermato dalla
presidente Serracchiani, ovvero che il concordato permette di
fare un ragionamento più ampio perché offre maggiore sicurezza
giuridica nei confronti delle offerte e degli interventi, mentre
prima c'è stato chi ha fatto marcia indietro non avendo tali
certezze. Il piano concordatario prevede, attualmente, una
possibilità di cessione di circa 15 punti vendita per 15 milioni
di euro, a cui aggiungere il magazzino merci per 22 mln (non c'è,
però, a oggi alcun compratore, ha detto e ridetto l'assessore),
più altri beni. Se si ricavasse il massimo, si aprirebbero
prospettive di recupero sino al 75% per i soci prestatori e per i
creditori/fornitori sino al 50%.
Lapidaria anche la risposta di Bolzonello alla creazione di un
Fondo: non si può aprire un Fondo per restituire capitali che
sono comunque, e a tutti gli effetti, capitali di rischio, anche
se parliamo di prestiti sociali. Siamo invece disponibili a
ragionare sulla possibilità di un Fondo di rotazione, anche
perché dovrà valere per tutte le realtà cooperative. Auspichiamo
che già la prossima settimana si prenda mano alla proposta di
legge di Luca Ciriani sulla promozione e la vigilanza del
comparto cooperativo, la si ridisegni con le osservazioni della
maggioranza e della Giunta, e soprattutto con quelle che verranno
dalle audizioni, per addivenire a un testo il più condiviso
possibile.
(immagini tv)
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