AR: Revelant, canoni concessori idroelettrici ad area montana
(ACON) Trieste, 27 apr - COM/MPB - "Una svolta per la Regione
e, in particolare, per l'area montana, potrebbe passare
attraverso le innovative norme introdotte nel corso
dell'approvazione della recente legge in materia di tutela del
suolo e utilizzo delle acque, ma che necessariamente dovranno
trovare concretizzazione negli atti che la Giunta si è impegnata
a predisporre".
Lo ha sottolineato il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in
Consiglio Regionale, Roberto Revelant, che in occasione
dell'approvazione della legge per la difesa del suolo e
l'utilizzo delle acque ha presentato diversi ordini del giorno ed
emendamenti in materia di idroelettrico, fatti propri dall'intero
Consiglio e accolti dall'Esecutivo.
"È venuto il momento - aggiunge Revelant - di affrontare una
volta per tutte il tema delle derivazioni idroelettriche per
dotare la nostra Regione di strumenti e strutture adeguate per
beneficiare dei significativi proventi di questo settore, ma che
molto spesso genera ricadute a società che hanno sede oltre
confine regionale, basti pensare per esempio alla centrale di
Somplago".
Da qui le tre proposte avanzate dal consigliere Revelant, tutte
accolte favorevolmente dall'intero Consiglio regionale.
"Il primo impegno è di costituire una società a partecipazione
regionale che possa diventare titolare di concessioni di
derivazione idroelettriche, ma che possa estendere la propria
attività in più settori legati all'energia, un po' quello che da
anni avviene nella Provincia Autonoma di Trento. Intervenire su
questo aspetto - continua Revelant - significa anche esercitare
l'autonomia che ci spetta e, di conseguenza, la seconda proposta
accolta è legata alla necessità di dotarsi, entro 12 mesi, di una
legge che definisca, per quanto possibile e senza contrastare la
normativa nazionale, l'intero tema dell'utilizzo delle acque per
scopi idroelettrici, a partire dalle concessioni, rinnovi,
deflusso minimo vitale, canoni e procedure."
"Infine - conclude Revelant - l'approvazione dell'ordine del
giorno sulla ridefinizione della destinazione dei canoni
concessori regionali, fondamentale per il sostegno e lo sviluppo
della montagna. Oggi questi canoni rappresentano una
significativa entrata per le casse regionali, che poi solo in
parte ritornano a quei territori montani, gli unici interessati e
penalizzati dallo sfruttamento idrico, che in molti Comuni non
viene adeguatamente compensato".