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II Comm: illustrazione ddl Agenzia regionale per il lavoro

27.04.2015
12:43
(ACON) Trieste, 27 apr - RCM - Con il disegno di legge n. 91, si intende istituire l'area Agenzia regionale per il lavoro e modificare la legge regionale n. 18 del 2005 sull'occupazione disciplinando il trasferimento delle funzioni in materia di lavoro in capo alla Regione, incluso il passaggio del personale e delle risorse strumentali assegnate a tali funzioni. Il tutto in linea con gli orientamenti statali che prevedono la creazione di un nuovo sistema nazionale di organizzazione dei servizi per l'impiego, ma anche con quanto già previsto dalla LR 26/2014 in materia di riordino del sistema Regione-Autonomie locali e, non da ultimo, con la prevista abolizione delle Province.

A spiegarlo, l'assessore Loredana Panariti alla II Commissione consiliare regionale presieduta da Alessio Gratton (SEL).

La Regione, dunque - ha proseguito la Panariti -, torna ad assumere le competenze in materia di lavoro e collocamento, in capo alle Province dal 2002. Tali funzioni saranno esercitate attraverso una struttura organizzativa denominata "Agenzia regionale per il lavoro", istituita nell'ambito della Direzione centrale del Lavoro mediante una modifica del regolamento di organizzazione dell'Amministrazione regionale.

Partiti dall'analisi dei servizi per l'impiego e dei centri del lavoro, ciò che la Regione si prefigge è potenziare l'attuazione delle politiche attive del lavoro e migliorare l'efficacia di quei servizi. In tal modo si potrà garantire flessibilità organizzativa e operativa; un miglior coordinamento con il ministero del Lavoro e con la costituenda Agenzia nazionale per l'occupazione; gestire il difficile passaggio di competenze e di personale dalle Province (una delle parti principiali del ddl, con la stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato che hanno già lavorato per 36 mesi che inizierà già da quest'anno, per quelli con meno di 36 mesi la stabilizzazione avverrà negli anni a seguire, mentre per i collocati a progetto si parla di risorse accantonate con il Fondo sociale europeo per il loro impiego sino al 2020); favorire un'integrazione virtuosa con gli operatori privati.

A supporto delle nuove attribuzioni regionali, è previsto l'aggiornamento del "Masterplan regionale dei servizi per l'impiego per il periodo 2014-2020", documento di programmazione che indicherà gli interventi e gli investimenti necessari.

Il disegno di legge si compone di 34 articoli, raggruppati in tre Capi. Il Capo primo disciplina il trasferimento delle funzioni dalle Province alla Regione, l'istituzione della "Agenzia regionale per il lavoro", l'inquadramento in Regione del personale impiegato dalle Province nelle materie attribuite alla Regione e il subentro nei rapporti giuridici attivi e passivi relativamente ai beni e alle funzioni. Il Capo secondo disciplina le modifiche al testo della LR 18/2005 e alle altre leggi regionali conseguenti al trasferimento delle funzioni delle Province. Il Capo terzo contiene le modifiche alle leggi regionali 10/1988, 5/2012 e 41/1996. Il Capo quarto contiene le abrogazioni e le disposizioni transitorie e finali.

Così l'illustrazione da parte dell'assessore, nel pomeriggio le audizioni con i soggetti maggiormente coinvolti e lunedì prossimo, 4 maggio, la discussione generale e l'esame dell'articolato.

(immagini tv)