II Comm: illustrazione ddl Agenzia regionale per il lavoro
(ACON) Trieste, 27 apr - RCM - Con il disegno di legge n. 91,
si intende istituire l'area Agenzia regionale per il lavoro e
modificare la legge regionale n. 18 del 2005 sull'occupazione
disciplinando il trasferimento delle funzioni in materia di
lavoro in capo alla Regione, incluso il passaggio del personale e
delle risorse strumentali assegnate a tali funzioni. Il tutto in
linea con gli orientamenti statali che prevedono la creazione di
un nuovo sistema nazionale di organizzazione dei servizi per
l'impiego, ma anche con quanto già previsto dalla LR 26/2014 in
materia di riordino del sistema Regione-Autonomie locali e, non
da ultimo, con la prevista abolizione delle Province.
A spiegarlo, l'assessore Loredana Panariti alla II Commissione
consiliare regionale presieduta da Alessio Gratton (SEL).
La Regione, dunque - ha proseguito la Panariti -, torna ad
assumere le competenze in materia di lavoro e collocamento, in
capo alle Province dal 2002. Tali funzioni saranno esercitate
attraverso una struttura organizzativa denominata "Agenzia
regionale per il lavoro", istituita nell'ambito della Direzione
centrale del Lavoro mediante una modifica del regolamento di
organizzazione dell'Amministrazione regionale.
Partiti dall'analisi dei servizi per l'impiego e dei centri del
lavoro, ciò che la Regione si prefigge è potenziare l'attuazione
delle politiche attive del lavoro e migliorare l'efficacia di
quei servizi. In tal modo si potrà garantire flessibilità
organizzativa e operativa; un miglior coordinamento con il
ministero del Lavoro e con la costituenda Agenzia nazionale per
l'occupazione; gestire il difficile passaggio di competenze e di
personale dalle Province (una delle parti principiali del ddl,
con la stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato che
hanno già lavorato per 36 mesi che inizierà già da quest'anno,
per quelli con meno di 36 mesi la stabilizzazione avverrà negli
anni a seguire, mentre per i collocati a progetto si parla di
risorse accantonate con il Fondo sociale europeo per il loro
impiego sino al 2020); favorire un'integrazione virtuosa con gli
operatori privati.
A supporto delle nuove attribuzioni regionali, è previsto
l'aggiornamento del "Masterplan regionale dei servizi per
l'impiego per il periodo 2014-2020", documento di programmazione
che indicherà gli interventi e gli investimenti necessari.
Il disegno di legge si compone di 34 articoli, raggruppati in tre
Capi. Il Capo primo disciplina il trasferimento delle funzioni
dalle Province alla Regione, l'istituzione della "Agenzia
regionale per il lavoro", l'inquadramento in Regione del
personale impiegato dalle Province nelle materie attribuite alla
Regione e il subentro nei rapporti giuridici attivi e passivi
relativamente ai beni e alle funzioni. Il Capo secondo disciplina
le modifiche al testo della LR 18/2005 e alle altre leggi
regionali conseguenti al trasferimento delle funzioni delle
Province. Il Capo terzo contiene le modifiche alle leggi
regionali 10/1988, 5/2012 e 41/1996. Il Capo quarto contiene le
abrogazioni e le disposizioni transitorie e finali.
Così l'illustrazione da parte dell'assessore, nel pomeriggio le
audizioni con i soggetti maggiormente coinvolti e lunedì
prossimo, 4 maggio, la discussione generale e l'esame
dell'articolato.
(immagini tv)