FI: Ziberna, tre sistemi diversi buoni pasto dipendenti Regione
(ACON) Trieste, 28 apr - COM/AB - "Aver voluto modificare il
sistema delle indennità di mensa per i dipendenti regionali senza
un minimo di studio e programmazione sta portando a una gestione
schizofrenica degli stessi rimborsi, in un contesto regionale
vasto e diversificato".
Esordisce così il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale, Rodolfo Ziberna, che aggiunge:
"L'indennità di mensa prevista fino a dicembre 2014 garantiva
omogeneità di trattamento nei confronti di tutti i dipendenti ma
adesso, in considerazione della problematica gestione dei buoni
pasto, si è pensato di cambiare sistema: i 2.500 dipendenti
avranno, nel pieno rispetto della democrazia e dell'uguaglianza,
ben tre sistemi diversi di rimborso per i pasti!"
"A Trieste - precisa il consigliere forzista - ci saranno le
tessere elettroniche che, utilizzate come bancomat, permetteranno
di consumare i pasti nei pochi ristoranti dotati della
strumentazione necessaria e probabilmente nella sola fascia
oraria prevista per la pausa pranzo. A Udine continuerà la
distribuzione dei buoni pasto cartacei, che perlomeno consentono
un utilizzo più autonomo temporalmente. Per i dipendenti del
Corpo forestale, della Protezione civile, dell'ERSA di Pozzuolo,
di alcuni Uffici tavolari e degli uffici di via Montesanto a
Gorizia verrà reintrodotta sul cedolino stipendiale l'indennità
mensa che, d'incanto e all'improvviso, ritorna per magia
fattibile".
"La scelta dei buoni pasto - aggiunge Rodolfo Ziberna - ha fatto,
come era prevedibile, diminuire il potere d'acquisto in quanto i
locali che accettano i buoni pasto (al momento i cartacei) sono
mediamente i più cari (anche del 30-40%), mentre i supermercati
discount che praticano prezzi bassi ovviamente non li accettano,
mentre altre catene fanno pagare una penalizzazione del 7%.
Inoltre, gli esercizi commerciali convenzionati sono inseriti in
un elenco dettagliato ma inesatto e totalmente approssimativo.
Ogni esercizio si comporta come ritiene, rifiutando i buoni pasto
per l'acquisto di diversi beni alimentari, non permettendo
l'acquisto di bevande (ovviamente analcoliche), ponendo un limite
massimo di buoni utilizzabili per singolo scontrino, non
effettuando scontistica legata a proprie promozioni, con ciò
obbligando i dipendenti a usare contanti anziché i buoni pasto".
"Per questa ragioni - ha annunciato Ziberna - ho presentato una
interrogazione alla Giunta con cui chiedo, tra l'altro, se non
sarebbe più utile, meno dispendioso e soprattutto più in linea
con i principi di uguaglianza di trattamento di tutti i
dipendenti il ripristino dell'indennità mensa nel cedolino paga
per tutti, pur in parte decurtato, ma che almeno permetta al
dipendente di poterne fruire in modo agevole, in un maggior
numero di esercizi commerciali, senza decurtazioni di valore, in
fasce orarie più elastiche e in grado, alla fine, anche di far
girare denaro sonante e di contribuire al rilancio dell'economia,
senza voler sempre fare cassa e infierire sui dipendenti i quali
costituiscono la vera risorsa dell'Amministrazione".