News


AR: Revelant, abbattere IMU immobili montagna non serviti da viabilità

29.04.2015
15:27
(ACON) Trieste, 29 apr - "La Giunta mostri attenzione nei confronti dell'area montana e parzialmente montana intervenendo presso il Governo affinché non venga applicata o almeno venga effettuata una riduzione del 50% dell'aliquota IMU sui fabbricati della zona montana della regione, come stavoli o depositi, non serviti da viabilità carraia e sulle aree agricole in Comuni parzialmente montani non serviti da una viabilità percorribile con mezzi meccanici". A chiedere l'impegno della Giunta su questo tema è il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, Roberto Revelant, che ha depositato una mozione sottoscritta anche dai consiglieri di tutti gli schieramenti di opposizione: Colatti (NCD), Cargnelutti (NCD), Ciriani (FdI/AN), Tondo (AR), Riccardi (FI), Ziberna (FI), De Anna (FI), Sibau (AR), Santarossa (AR), Dipiazza (AR), Zilli (LN), Piccin (Misto), Bianchi (M5S). "Attualmente le modifiche dello scorso 23 gennaio al decreto interministeriale - spiega Revelant - che rendono esenti dal pagamento dell'imposta sui terreni agricoli interessano in FVG 84 comuni montanti e 21 parzialmente montani. Va sottolineato che con i nuovi criteri sono esentati dall'IMU i terreni nei comuni montanti di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti, mentre per i comuni parzialmente montani l'esenzione è prevista limitatamente per i terreni in affitto a imprenditori o agricoli professionali e coltivatori diretti". "Allo stato attuale - continua Revelant - emerge che gran parte di fabbricati, come stavoli o depositi, sono di proprietà ereditate, spesso suddivisi tra più eredi e classificabili come seconde case o depositi/fienili, e rappresentano senz'altro più che una rendita un vero e proprio costo non più sostenibile per le famiglie e di difficile vendita. Oltretutto molte di queste strutture non sono nemmeno raggiungibili con una viabilità ordinaria. Sullo stesso piano, inoltre, ci sono nelle zone parzialmente montane molti privati che sono proprietari, anche parziali, di aree agricole spesso frammentate in particelle non servite da viabilità percorribile con mezzi meccanici e di difficile sfruttamento agricolo. Anche per queste persone siamo di fronte ad un onere piuttosto che a una rendita". "È evidente che l'applicazione dell'IMU in questi contesti creerebbe un onere economico ulteriore e ingiustificato su immobili che rappresentano solo costi. Se non si interviene - commenta Revelant - si rischia un ulteriore spopolamento della montagna (dato già in forte crescita dovuto al calo demografico, all'invecchiamento della popolazione e al fenomeno migratorio) e siamo ben consapevoli che l'abbandono da parte dell'uomo di tali fabbricati e aree porta con sé un aumento del rischio idrogeologico, con conseguente aumento dei costi di manutenzione delle aree abbandonate". "Anche in chiave turistica la rivitalizzazione economica dei terreni montani è strategica grazie alla singolarità paesaggistica del nostro territorio caratterizzato da antichi stavoli, malghe e altri edifici di carattere storico che, se abbandonati, oltre a compromettere la stabilità ambientale creerebbero gravi perdite economiche legate al turismo". "È quindi necessario - conclude il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile - che la Giunta Serracchiani si impegni nei confronti del Governo per eliminare o almeno abbattere l'IMU del 50% anche per queste fattispecie non indicate nel decreto interministeriale".