VI Comm: assessore Torrenti su immigrazione per Sessione europea
(ACON) Trieste, 30 apr - AB - Con uno sguardo su quelle che
sono attualmente le linee europee sull'immigrazione, illustrate
dall'assessore Gianni Torrenti, la VI Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Franco Codega (Pd), ha concluso il
lavoro di sua competenza sui documenti relativi alla Sessione
europea.
In realtà non esiste ancora un'Agenda europea sull'immigrazione,
che verrà presentata nei prossimi mesi, quindi la Commissione si
è limitata a comprendere se alcuni atti comunitari sono in linea
con le politiche nazionali e regionali e a individuare possibili
soluzioni ai diversi problemi.
Il tema dell'immigrazione si focalizza oggi a livello europeo sui
richiedenti asilo, per i quali sono allo studio strumenti più
efficaci per la gestione dei flussi e per l'integrazione di
queste persone all'interno dell'Unione.
Vanno però sfatati alcuni luoghi comuni: se i rifugiati dalla
Siria sono 4 milioni, è anche vero che solo 36.600 sono stati
accolti nell'Ue, mentre tutti gli altri sono oggi ospitati tra
Libano e Turchia. Il flusso complessivo che ha riguardato
l'Unione europea nel 2014 è stato di 280.000 persone, un problema
che non può essere banalizzato, ma che per quanto riguarda
l'Italia incide in modo molto minore rispetto ad esempio a
Germania e Francia. Sono cinque le più consistenti nazionalità di
provenienza dei richiedenti asilo, ma se siriani, afghani ed
eritrei vedono quasi tutte accolte le loro domande di asilo
(siriani quasi il 100% e afghani 91%), le accettazioni per i
maliani sono solo del 38% e scendono addirittura al 7% per i
kosovari.
Ci sono due strumenti che oggi sono in attività: Frontex,
struttura con sede a Varsavia, 300 persone che vi lavorano per
gestire tutti i flussi dei richiedenti, e Triton, che ha
sostituito l'operazione italiana Mare Nostrum, giudicata troppo
costosa per un singolo stato dell'Ue (9 milioni al mese per 12
mesi). Ma Triton è troppo ridotta, costa sì meno di 3 milioni al
mese, ma vede coinvolte poche persone e pochissimi mezzi
aeronavali, tanto che è stata giudicata insufficiente dallo
stesso Alto Commissariato delle Nazioni Unite.
Rendere più efficaci questi due strumenti è la sfida che deve
affrontare l'Ue fin da subito.
Infine, Torrenti ha parlato delle difficoltà nella repressione
dei fenomeni criminosi: da un lato la criminalità organizzata che
agisce nel trasporto via terra o via mare, dall'altro le
difficoltà dei respingimenti, che spesso sono solo virtuali.
Su questi argomenti la Commissione ha prodotto una serie di
riflessioni che saranno trasmesse alla V Commissione, che dovrà
redigere il documento di sintesi da presentare all'approvazione
del Consiglio regionale.