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VI Comm: assessore Torrenti su immigrazione per Sessione europea

30.04.2015
16:20
(ACON) Trieste, 30 apr - AB - Con uno sguardo su quelle che sono attualmente le linee europee sull'immigrazione, illustrate dall'assessore Gianni Torrenti, la VI Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Franco Codega (Pd), ha concluso il lavoro di sua competenza sui documenti relativi alla Sessione europea.

In realtà non esiste ancora un'Agenda europea sull'immigrazione, che verrà presentata nei prossimi mesi, quindi la Commissione si è limitata a comprendere se alcuni atti comunitari sono in linea con le politiche nazionali e regionali e a individuare possibili soluzioni ai diversi problemi.

Il tema dell'immigrazione si focalizza oggi a livello europeo sui richiedenti asilo, per i quali sono allo studio strumenti più efficaci per la gestione dei flussi e per l'integrazione di queste persone all'interno dell'Unione.

Vanno però sfatati alcuni luoghi comuni: se i rifugiati dalla Siria sono 4 milioni, è anche vero che solo 36.600 sono stati accolti nell'Ue, mentre tutti gli altri sono oggi ospitati tra Libano e Turchia. Il flusso complessivo che ha riguardato l'Unione europea nel 2014 è stato di 280.000 persone, un problema che non può essere banalizzato, ma che per quanto riguarda l'Italia incide in modo molto minore rispetto ad esempio a Germania e Francia. Sono cinque le più consistenti nazionalità di provenienza dei richiedenti asilo, ma se siriani, afghani ed eritrei vedono quasi tutte accolte le loro domande di asilo (siriani quasi il 100% e afghani 91%), le accettazioni per i maliani sono solo del 38% e scendono addirittura al 7% per i kosovari.

Ci sono due strumenti che oggi sono in attività: Frontex, struttura con sede a Varsavia, 300 persone che vi lavorano per gestire tutti i flussi dei richiedenti, e Triton, che ha sostituito l'operazione italiana Mare Nostrum, giudicata troppo costosa per un singolo stato dell'Ue (9 milioni al mese per 12 mesi). Ma Triton è troppo ridotta, costa sì meno di 3 milioni al mese, ma vede coinvolte poche persone e pochissimi mezzi aeronavali, tanto che è stata giudicata insufficiente dallo stesso Alto Commissariato delle Nazioni Unite.

Rendere più efficaci questi due strumenti è la sfida che deve affrontare l'Ue fin da subito.

Infine, Torrenti ha parlato delle difficoltà nella repressione dei fenomeni criminosi: da un lato la criminalità organizzata che agisce nel trasporto via terra o via mare, dall'altro le difficoltà dei respingimenti, che spesso sono solo virtuali.

Su questi argomenti la Commissione ha prodotto una serie di riflessioni che saranno trasmesse alla V Commissione, che dovrà redigere il documento di sintesi da presentare all'approvazione del Consiglio regionale.